Saronno, primario non si presenta in caserma: "Nulla da dire". Gli indagati sono 15

E' indagato per omessa denuncia e favoreggiamento relativi alle sospette morti in corsia. Convocata presso il comando la dottoressa che insieme ad una infermiera aveva presentato un esposto per segnalare casi

Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni

Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni

Saronno, 3 dicembre 2016 -  Sono quindici gli indaganti nell'inchiesta su presunte morti sospette all'ospedale di Saronno. Lo ha confermato il Procuratore Capo della Repubblica di Busto Arsizio ( Varese) Gianluigi Fontana, che ha tuttavia precisato che una delle 15 posizioni potrebbe essere stralciata. Si tratta di una parente di Laura Taroni, l'infermiera arrestata, accusata di omessa denuncia. Gli altri indagati sono il viceprimario del pronto soccorso Leonardo Cazzaniga, la sua compagna e infermiera Laura Taroni (entrambi arrestati e accusati in concorso della morte per avvelenamento da farmaci del marito della Taroni e, solo Cazzaniga, di altri quattro decessi in ospedale) e altri undici medici, indagati a vario titolo per omessa denuncia, favoreggiamento e falso ideologico.

Fra gli indagati, figura anche la dottoressa, presentatasi oggi dai carabinieri per essere sentita. Nei suoi confronti si ipotizza l'omessa denuncia. In una intercettazione telefonica la donna parla con una infermiera e sembra confermare la conoscenza di falsi compiuti da Cazzaniga nella relazione dei verbali del Pronto soccorso a proposito della morte di Massimo Guarra, marito di Laura Taroni. "La dottoressa - scrive il Pm - dice che, tra i colleghi, la piu' preoccupata e' S.S. perche' sa di avere delle responsabilita' per aver disposto delle analisi su campioni di sangue forniti da Cazzaniga e Taroni e spacciati come sangue di Massimo Guerra: 'hai fatto un falso in atto pubblico, comunque un reato'", dice la donna. Lei inoltre sarebbe, sempre secondo gli inquirenti, autrice insieme ad un'infermiera di un esposto anonimo presentato ai carabinieri di Cantu' sulla morti "che hanno colto in sequenza tanto ravvicinata quanto improvvisa", i parenti piu' stretti di Laura Taroni, indagata per ora solo per la morte del marito Giacomo Guerra, deceduto il 30 giugno del 2013. Nell'esposto si ipotizza un ruolo della Taroni anche nella morte di Nazzareno Guerra, zio di Giacomo, morto il 23 agosto del 2013 ufficialmente per un incidente sul lavoro, caduto in una vasca di raccolta dei liquami. E ancora per la morte di Luciano Guerra, padre di Massimo, deceduto in ospedale a Saronno il 20 ottobre 2013 e infine di Maria Rita Clerici Taroni, madre di Laura morta a casa della figlia il 14 gennaio del 2014. Secondo il Pm attualmente "gli accertamenti hanno consentito di escludere responsabilita' di Laura Taroni e Cazzaniga in relazione alla morte di Nazzareno Guerra" mentre le indagini sulla morte di Luciano Guerra sono ancora in corso e "sono state approfondite fino ad oggi, perche' maggiormente sospette, le morti di Massimo Giacomo Guerra e di Maria Rita Clerici Taroni, oggetto" della richiesta d'arresto.

PRIMARIO NON SI PRESENTA IN CASERMA - Si è avvalso della facoltà di non rispondere il primario del pronto soccorso di Saronno indagato per omessa denuncia e favoreggiamento relativi alle sospette morti in corsia. A quanto si apprende, il medico non si è presentato legittimamente in caserma a Saronno dove era stato convocato, a seguito di precisi accordi con la Procura di Busto Arsizio (Varese). "Non ho nulla da dire", ha replicato raggiunto al telefono il suo legale, Maurizio Pellicciotta

MEDICO DAI CARABINIERI COME TESTIMONE - Intanto questa mattina è stata convocata presso il comando compagnia carabinieri di Saronno una dottoressa dell'ospedale di Saronno, che insieme ad una infermiera aveva presentato un esposto per segnalare morti sospette nella famiglia dell'infermiera Laura Taroni, arrestata per l'omicidio del marito insieme al compagno Leonardo Cazzaniga, il medico anestesista ritenuto responsabile di altri decessi in corsia di cui, al momento, 4 accertati. L'esposto, come si legge nelle carte, fa riferimento a "morti che hanno colto in sequenza tanto ravvicinata quanto improvvisa i parenti più stretti di quella che in Ospedale è nota per essere colei che intrattiene una relazione extraconiugale con il dottor Cazzaniga, tale signora Laura Taroni. L'esposto, analogo alla denuncia presentata in seguito anche da un'altra infermiera, avrebbe portato gli inquirenti a indagare sulla scomparsa del marito della Taroni, morto a quarantacinque anni nel giugno 2013, del suocero della donna, deceduto in ospedale a Saronno il 20 ottobre 2013, di uno zio di suo marito, caduto in una vasca di raccolta di liquami il 23 agosto 2013 e della madre della Taroni, Maria Rita Clerici, morta a casa della figlia il 4 gennaio 2014. 

GLI INTERROGATORI - Prosegue senza sosta il lavoro degli investigatori che indagano sulle morti sospette all'ospedale di Saronno. Davanti agli inquirenti stanno sfilando in queste ore alcuni degli indagati, accusati a vario titolo di omissione di denuncia e favoreggiamento nei confronti del medico anestesista Leonardo Cazzaniga, sospettato di 5 omicidi e dell'infermiera Laura Taroni, sotto inchiesta invece per la morte del marito. Pesanti le accuse rivolte in particolare al primario del Pronto soccorso e alla Commissione interna dell'ospedale che già nel 2013 esaminò i sospetti denunciati da altri lavoratori. Secondo gli inquirenti, il primario in "qualita' di pubblico ufficiale, ometteva di denunciare all'Autorita' giudiziaria o ad altra autorita'" i reati commessi da Cazzaniga "di cui aveva avuto notizia nell'atto e a causa delle sue funzioni" e perche' "omettendo di denunciare" Cazzaniga" e "comunicando agli infermieri dai quali proveniva la segnalazione sui trattamenti trerapeutici somministrati da Cazzaniga che la condotta del medico era da considerarsi corretta e che non vi era alcun nesso di causalita' tra i farmaci infusi dal medico e la morte dei pazienti, aiutava il medesimo Cazzaniga ad eludere le investigazioni".