Sorpresa a Saronno: acquistata l’ex Isotta Fraschini

Dopo cinque aste finite in nulla, arriva l’offerta buona: attesa per conoscere il nome del compratore

Agenti della polizia locale chiudono l’ingresso dell’ex Isotta Fraschini

Agenti della polizia locale chiudono l’ingresso dell’ex Isotta Fraschini

Saronno (Varese), 29 novembre 2019 - Colpo di scena sul fronte del recupero delle aree dismesse saronnesi. L’ex Isotta Fraschini, l’enorme terreno alle porte del centro storico che si estende dalla stazione tra le vie Varese e Milano ha un nuovo proprietario. Chi sia non si sa e dal Comune ancora non arrivano commenti perché per gli atti ufficiali sarà necessario attendere ancora qualche giorno ma la notizia è certa. Un colpo di scena che arriva dopo la quinta asta per la vendita andata deserta lo scorso 21 novembre in tribunale a Busto Arsizio con offerta minima di 3 milioni 379 mila euro. Originariamente i periti hanno valutato l’area, che si estende dal cimitero di via Milano, capannone dopo capannone, fino al Retrostazione, 20 milioni di euro. Considerando che saranno necessari almeno 9 milioni di euro per la bonifica dei terreni si era partiti da una base d’asta di 11 milioni di euro. In tutte le aste andate deserte il prezzo si è progressivamente ridotto tanto che all’ultima, la quinta, si è partiti da una base d’asta di 4.505.600 euro con un’offerta minima 3.379.200 euro. In questi anni a scoraggiare investitori e acquirenti sarebbero stati i costi di bonifica difficilmente quantificabili che, malgrado i ribassi, rendevano la zona poco appetibile. Forse a questo è dovuta la raffica di “flop” nelle aste.

Nelle ultime ore si è parlato dell’assegnazione dell’area dismessa. Effettivamente dopo l’asta che non ha registrato offerte c’è stata, anche se manca ancora l’atto ufficiale, l’assegnazione dell’ex Isotta Fraschini a un privato che ha rilevato il credito dall’istituto bancario che aveva fatto partire la procedura d’asta. In municipio al momento nessuno fa commenti in merito. Questa l’unica precisazione: "Non ci sono ancora atti ufficiali e quindi dobbiamo attenerci a quanto detto dal curatore fallimentare. Ossia al fatto che l’asta di giovedì scorso è andata deserta". Posizione che non tiene conto, al momento, dell’offerta accettata nelle ultime ore. L'ex Isotta Fraschini ha fatto la storia industriale di Saronno. Grazie alle sue dimensioni e alla sua posizione a pochi passi da centro e stazione rappresenta una delle principali possibilità di rilancio della città.

Non a caso a seguire da vicino l’evolversi della situazione sono stati i delegati di “Obiettivo Isotta”, il gruppo di cittadini interessato al futuro dell’area, cerniera tra il centro storico e il quartiere Matteotti. Un terreno per cui si è auspicato a lungo un intervento del pubblico. A spegnere ogni speranza è stato il sindaco Alessandro Fagioli, che ha ripetutamente spiegato come il Comune non abbia i fondi per un simile investimento anche a fronte dell’incognita dei costi di bonifica. Il futuro dell’Isotta Fraschini è da anni al centro del dibattito cittadino soprattutto perché al momento i capannoni sono abbandonati al degrado tanto da diventare rifugio per i senzatetto e ricettacolo di pezzi di auto rubate e biciclette. I riflettori sono sono accesi sull’area prima dell’avvio delle aste, quando nel 2016 il Tar ha rigettato il divieto alla realizzazione di centri commerciali voluto dall’Amministrazione dell’ex sindaco Luciano Porro. Tante le idee che si sono susseguite la più suggestiva quella dell’ex candidato sindaco Luciano Silighini Garagnani che sognava un investimento straniero per creare Luraland, un parco divertimento per bambini con mascotte il criceto amaretto. Silighini aveva presentato anche una sorta di masterplan, ritirato in seguito al mancato arrivo di un nullaosta dal Comune all’avvio di un progetto.