Rally dei Laghi, a Varese romba la passione

Folla lungo le strade del San Michele e in piazza Monte Grappa

La partenza dei un'auto al Rally dei Laghi

La partenza dei un'auto al Rally dei Laghi

Varese, 17 marzo 2019 -  della 28esima edizione del Rally dei Laghi è sancito ufficialmente dall’improvvisata parata di bolidi che percorre le vie del centro di Varese già nella mattinata di ieri. La dinamica è sempre la stessa: un rombo, la testa dei passanti che si volta e in un attimo appare un mezzo da corsa numerato. È accaduto a Varese, così come sulle strade del San Michele per lo “shake down”, replica non cronometrata di una storica prova della competizione. Insolito, però, quest’anno è il cuore pulsante della corsa: non i Giardini Estensi ma la più centrale piazza Monte Grappa. E se nella mattinata l’attenzione della folla era abbastanza discreta, con il passare delle ore è un crescere di appassionati, anche giovanissimi. Sono vicine le due, quando studenti nemmeno patentati fanno capannello accanto alle vetture già presenti in piazza.

Sta proprio per prendere la tanto sospirata licenza di guida il diciottenne malnatese Mirco Donnarumma che, a differenza del suo parente alla lontana, il più noto portiere del Milan Gigio, ha una passione per gli sport a quattro ruote. «Amo i motori in generale, ma il rally è speciale. Ho seguito molte edizioni di quello di Varese. È sempre super affascinante, basta nominare le prove sul Cuvignone o l’Alpe Tedesco». La passione è tale che ad ogni vettura la disamina è sia tecnica, sia economica. Sembra d’essere in uno speciale tv. «Questa vettura costa 90mila euro con questi kit» commentano i sedicenni Filippo Albertini e Alex Osensi davanti ad una Punto. I due sono compagni di Meccanica all’Ipsia di Varese «Seguo il motorsport in generale» commenta il primo. Mentre Alex è una sorta di almanacco della competizione. «Il mio primo Laghi l’ho seguito a sei anni con papà, da lì non me ne perdo uno anche domani (oggi, ndr) sarò presente sul tracciato». Una passione che però resta limitata al tifo. «Questo sport costa troppo», commentano. Un’alternativa decisamente più economica l’ha offerta lo stand più attivo per tutta la giornata, il simulatore messo a disposizione dall’associazione Vale 14 Accademy. «Siamo qui all’interno di una manifestazione che è l’evento nel cuore di tutti gli appassionati» commenta il fondatore Valerio Pianezza, ex aspirante pilota che ha dovuto abbandonare le corse per un infortunio.

La sua passione s’è così convertita sul virtuale. «Sono circa una ventina i ragazzi che fanno parte di quella che è una vera e propria accademia. Preparare una carriera nel rally attraverso il simulatore? Siamo arrivati a un livello tale che è pensabile, abbiamo due ragazzi molto promettenti, poi c’è mio figlio che sta crescendo seguendo i miei consigli». In mezzo alla gioventù c’è un signore distinto che scatta un paio di foto a un’Audi Quattro. È scozzese e alla domanda sulla sua passione sorride. È Martin Longmore, il designer del primo modello di Audi TT. Ora lavora a Biandronno per il marchio varesino di moto Swm, era nel suo appartamento quando il rumore dei motori l’ha richiamato in piazza, perché il “Laghi” è anche questo, l’evento che accontenta tutti coloro che hanno le corse nel cuore.