Quel quadro? È da Chopin Così una app dell’Insubria abbina opere d’arte alla musica

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"È emozionante per me questo momento e sono curioso di scoprire i risultati che hanno ottenuto". Con queste parole il maestro Marcello Morandini, artista e designer varesino, ha aperto la serata di presentazione dell’applicazione per smartphone "Rism App", il frutto di un progetto che ha coinvolto tre docenti di analisi numerica di altrettanti atenei. Innanzitutto Varese, con la Riemann International School of Mathematics dell’Università dell’Insubria, presieduta da Daniele Cassani. Quindi Alfio Quarteroni del Politecnico di Milano e Paola Gervasio dell’Università di Brescia. Unendo le loro forze hanno dato vita ad un’app che svela quali sono le musiche più affini ad una determinata opera d’arte.

Il progetto ha preso il via proprio dai quadri di Morandini, che con la sua arte concreta fatta di forme geometriche in bianco e nero rappresenta un modello ideale per il funzionamento dell’applicazione. L’associazione tra immagini e suoni avviene infatti attraverso un algoritmo matematico: tramite la codifica di quadri e musica si identifica il codice essenziale che permette di confrontare e individuare il grado di coincidenza esistente tra le diverse forme di arte.

È emerso così che le opere di Morandini "suonano" come le musiche di compositori quali Mozart, Morricone, Gershwin, Vivaldi e Tchaikovsky. Alla Fondazione Morandini di Varese i visitatori (da settimana prossima, quando l’app sarà disponibile sui principali store) potranno conoscere e ascoltare i brani associati ai quadri semplicemente inquadrando un Qr code.

Lorenzo Crespi