Omicidio Carmela Fabozzi, da volontario per anziani a assassino: chi è Sergio Domenichini

Malnate, raggiri e ricettazione: il passato turbolento dell'uomo accusato d’avere ucciso la 73enne

I carabinieri nella corte dove viveva Carmela Fabozzi

I carabinieri nella corte dove viveva Carmela Fabozzi

Malnate (Varese) - Una sfilza di precedenti penali che stridono e non poco col ruolo di volontario presso una associazione, Anteas Varese, che si occupa di fragili ed anziani. Sergio Domenichini, 66 anni, sarebbe il presunto omicida di Carmela Fabozzi, la 73enne di Malnate uccisa in casa lo scorso 22 luglio.

Un personaggio quanto meno bizzarro, che nel passato ne aveva combinate di tutti i colori fra truffe, reati contro il patrimonio e raggiri anche ad anziani. Una decina di anni fa era stato fermato dalla Guardia di finanza per aver fatto l’attività di guardia giurata in un negozio in zona stazione usando falsi tesserini, compresa una autorizzazione prefettizia, e una pistola giocattolo che mostrava fiero. Attività questa che pubblicizzava affidandosi a un fiume volantini. 

Ai suoi clienti diceva anche di aver avuto un passato fantomatico nelle forze dell’ordine. Un uomo problematico Sergio Domechini che vive di espedienti e che era ormai abituato alle truffe. L’ultima quella andata a segno pochi giorni fa, dopo ferragosto.

L’uomo, dopo aver consumato il delitto, la sera era andato in ferie con la compagna, come nulla fosse accaduto. Lo scorso 17 agosto aveva lasciato l’albergo dove soggiornava senza aver pagato il conto.

In paese lo conoscono in tanti e lo hanno visto anche i vicini della donna massacrata in casa a colpi di vaso. Domenichini ha infatti usato un vaso di vetro molto pesante per colpire nove volte Carmela, una vedova di 73 anni che viveva sola in un piccolo appartamento a corte nel centro del paese.

Poi una volta uccisa la donna, le aveva portato via i due cellulari, forse temendo di essere scoperto tramite qualche messaggio che i due si erano scambiati. La donna infatti usufruiva dei servizi di Anteas Varese e conosceva il suo assassino, tanto da aprirle tranquillamente la porta di casa, e certo non solo quella mattina del 22 luglio.

Tanto che il suo passaggio dalla casa di corte, sempre quel mattino, non ha destato sospetti fra chi l’ha visto transitare. Domenichini viene descritto come un uomo ossessionato dal denaro. Nonostante, alla fine, dalla casa di Carmela non sia sparito nulla, la pista del movente economico resta una delle accreditate.