Mare negato a un disabile Ora interviene il sindaco

"Non c’è nessuno al bagno disponibile a spingere la carrozzina di mio figlio". Dopo la denuncia di Laura Rigolio la risposta del primo cittadino di Alassio

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di Christian Sormani

"Ringrazio in primis il sindaco di Alassio, Marco Melgrati per essersi interessato al mio caso. Non volevo sollevare questo polverone. Sono stati due giorni di ansia e ripensamenti, di sensi di colpa e di telefonate. Ma alla fine chi è nel giusto emerge sempre. Adesso vorrei solo un po’ di tranquillità". A parlare è Laura Rigolio, la mamma di un ventenne disabile bustocco al quale una zelante e per nulla simpatica signora che gestisce un bagno ad Alassio aveva rifiutato di fatto un aiuto concreto per poter spingere la carrozzina "job", per due volte al giorno, in mare in modo da poter permettere al figlio di fare il bagno. "Non si sono rifiutati di accoglierci. Mi hanno detto che la sedia Job me la sarei dovuta tirare da sola e che il bagnino aveva altre mansioni. Comunque ora sto vagliando altre mete".

Sul polverone sollevato da un post su Facebook della madre, è poi intervenuto anche il sindaco di Alassio, nota località balneare ligure che ospita migliaia di milanesi e bustocchi, Marco Melgrati che sta trascorrendo le sue vacanze in Sardegna: "Non posso sanzionare i proprietari del lido, ma non posso nemmeno far finta che una cosa del genere non sia accaduta" ha spiegato il primo cittadino di Alassio vista l‘eco che la vicenda ha creato e l‘imbarazzo attorno ad essa. "Personalmente sono dispiaciuto per l’incidente. Se è vero che il bagnino non potrebbe scendere dal trespolo per svolgere altre mansioni è anche vero che in un lido non esiste solo l’addetto al salvamento. Ci sono anche altre figure che lavorano in una spiaggia attrezzata ed è quindi impossibile che non si riesca a trovare una soluzione per una richiesta di aiuto che occupa pochi minuti".

Moltissimi i commenti indignati sui social dopo lo sfogo della madre. In ogni caso Alassio non si è dimostrata città pronta per i disabili. La carrozzina era stata infatti messa a disposizione da un altro stabilimento balneare che comunque sia aveva fatto il medesimo ragionamento alla madre del giovane in carrozzina. Troppo impegnati probabilmente al tutto esaurito di queste settimane per poter ampliare un servizio che garantirebbe quanto meno un minimo di civiltà anche a questa latitudini. Ma forse la Liguria, o meglio, la riviera di Ponente non sarà più meta ambita da Laura e dal figlio: "Ho disdetto il residence e sto vagliando altre mete. Purtroppo!".