Varese, 500 persone alla marcia per i migranti “Restiamo umani”

Da Trento a Lampedusa passando per Varese

Un momento della marcia

Un momento della marcia

Varese, 20 luglio 2019 - Da Trento a Lampedusa passando per Varese. Ha fatto tappa anche nella città giardino la marcia nazionale “Restiamo umani”, partita il 20 giugno in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Fino agli inizi di settembre attraverserà la penisola con l’obiettivo di diffondere i valori dell’inclusione e dell’accoglienza. Il corteo ha attraversato ieri pomeriggio le vie del centro, da piazza Repubblica ai Giardini Estensi. Circa cinquecento le presenze, con l’iniziativa che ha visto l’organizzazione da parte del Comitato permanente diritti umani, di cui fa parte una quindicina di associazioni. Altrettanti soggetti, tra realtà del sociale, sindacati e movimenti politici hanno aderito alla giornata. Presente anche la Rete civica degli amministratori per l’accoglienza e la lotta alla povertà della provincia di Varese, di cui fanno parte una ventina di Comuni. Tra i sindaci nel corteo c’era anche Silvio Aimetti, primo cittadino di Comerio, che da tempo si batte su questi temi.

«Con questa giornata – ha detto a nome del comitato Giuseppe Musolino – vogliamo cercare di superare questa fase molto buia intrisa di odio e di violenza». A spiegare le ragioni della marcia è stato il suo promotore, l’attivista per i diritti umani italo-congolese John Mpaliza. «In questo momento difficile – ha detto – dobbiamo vivere uniti e ricordare che siamo tutti sulla stessa barca. È importante aiutare il prossimo, che arrivi da vicino o da lontano». La giornata varesina è stata una bella sorpresa. «Questo passaggio non era previsto inizialmente – spiega Mpaliza – ma sono stato contattato dal comitato circa un mese fa e sono molto contento di essere qui prima di proseguire per Milano». Dopo l’ultima simbolica tappa di Lampedusa a inizio settembre la marcia si concluderà ufficialmente sabato 20 ottobre a Roma in piazza San Pietro, con l’obiettivo di portare un messaggio di solidarietà al Papa.