Malpensa, comitati contro il cemento

L’Unione dei comitati si fa sentire dopo l’incontro tra i nove Comuni del Consorzio urbanistico e la Regione

Milano Malpensa

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Malpensa (Varese) - Pronta replica di UniCoMal (Unione dei comitati dell’area di Malpensa) dopo l’incontro tra i sindaci dei 9 Comuni del Cuv (Consorzio urbanistico volontario) e la Regione, nel quale sono stati raggiunti tra gli enti al tavolo alcuni accordi di massima sul tema dello sviluppo dell’aeroporto definito nel Masterplan 2035. UniCoMal fa rilevare alcuni punti su cui conferma le distanze dal Cuv.

«Il primo punto – scrive l’Unione dei comitati – riguarda la richiesta di ulteriori infrastrutture viarie avanzata dal Cuv per permettere uno “sviluppo sostenibile“: va ricordato che tali infrastrutture erano presenti nel vecchio piano di area scaduto nel 2009 e mai aggiornato dalla Regione. Ora, dopo tutti questi anni senza una reale pianificazione e con l’arrivo di nuove opere, si è così certi che quanto richiesto dagli amministratori locali corrisponda alle necessità attuali? Non era il caso, forse, che venisse richiesto un adeguato piano d’area con la relativa Valutazione ambientale strategica, come sottolineano le osservazioni presentate al Masterplan 2035 dalle Amministrazioni stesse?".

Per quanto riguarda le opere di viabilità sollecitate dai sindaci si stima un costo pari a 235 milioni. "Il secondo punto – continua la nota – riguarda la questione occupazionale: forse non ci si è resi conto che nell’ultimo ventennio si sta ancora aspettando lo sviluppo di un’occupazione annunciata ma mai realizzata, con numeri inferiori alle aspettative che tutti attendevano". UniCoMal ricorda che "per il momento abbiamo un alto numero di cassaintegrati e disoccupati". Attenzione anche su un terzo punto, la riduzione annunciata nell’incontro tra sindaci e Regione da 600mila a 450mila mq per le aree di sviluppo inerenti all’espansione di Cargo city a Sud. Spiega il coordinatore dell’UnicoMal Massimo Uboldi: "Si invadono sempre fasce di pregio paesaggistico e naturalistico. Visti i nuovi articoli di tutela ambientale inseriti nella Costituzione Italiana, base legislativa che tutti gli amministratori giurano di rispettare e seguire all’atto del loro insediamento, ci si sarebbe aspettati che in questo incontro fosse prioritario e irrinunciabile il principio di tutela ambientale, invece della ricerca di accordi con chi pensa solo a business e cementificazione del suolo".

Nel frattempo si torna a discutere il progetto per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario dal Terminal 2 alla linea del Sempione di RFI, opera che avrà un impatto pesante nel territorio: l’altro giorno il Tar ha respinto il ricorso presentato da Cardano al Campo e Casorate Sempione, un boccone amaro per associazioni e comitati da sempre contrari.