Luino, frana incombe su condominio: restano sfollate le 12 famiglie

L’Sos nella frazione di Creva dove si è staccata parte di una parete rocciosa. Effettuati rilievi aerei con i droni e oggi via al disgaggio dei massi pericolanti

Vigili del fuoco e tecnici in azione per valutare i rischi della frana dietro il palazzo

Vigili del fuoco e tecnici in azione per valutare i rischi della frana dietro il palazzo

Luino (Varese) - ​Una frana ha turbato la tranquillità di una domenica come tante a Luino, costringendo dodici famiglie, per un totale di venti persone, a lasciare improvvisamente la propria abitazione. Il fatto è avvenuto nella serata del 24 aprile nella frazione di Creva, nella via che dal centro della città lacustre porta presso l’omonima diga.

Nella parete rocciosa situata alle spalle di un condominio si è verificato un movimento franoso che ha interessato delle reti para-massi posizionate proprio a protezione dell’edificio. Sul posto sono intervenuti nell’immediatezza i Vigili del fuoco dei distaccamenti di Luino e Laveno Mombello, insieme all’Ufficio tecnico del comune. Si è deciso in via precauzionale di evacuare lo stabile, con i residenti che hanno dovuto trovare ospitalità altrove. Dodici persone si sono rivolte a parenti e conoscenti, mentre per altre otto persone l’amministrazione comunale ha messo a disposizione delle camere all’interno dell’Hotel Internazionale, situato in zona stazione. Tre degli sfollati accolti in albergo sono persone con disabilità. Nella mattinata di lunedì gli operatori sono tornati sul posto, per poter effettuare un secondo sopralluogo, questa volta alla luce del giorno. Gli specialisti dei Vigili del fuoco del nucleo Sapr (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) hanno utilizzato i droni per effettuare dei rilievi aerei sulla frana, che è stata analizzata anche da terra proprio al di sotto del fronte dei movimenti di domenica. Sul posto anche il geologo Fabio Meloni e il personale dell’ufficio tecnico comunale con il geometra Giorgetti. A seguito dei rilievi è stata confermata l’inagibilità, con l’interdizione dello stabile che prosegue fino alla messa in sicurezza del versante roccioso interessato. La squadra del locale distaccamento dei Vigili del fuoco ha aiutato i condomini a recuperare alcuni beni dalle proprie abitazioni.

I residenti hanno dovuto così trascorrere anche una seconda notte lontano da casa, ma se tutto procederà senza intoppi potrebbe trattarsi dell’ultima. Proprio questa mattina infatti è previsto l’inizio dei lavori di disgaggio delle rocce pericolanti, in seguito al quale il geologo effettuerà le sue valutazioni. "Se non ci saranno complicazioni le persone potranno rientrare già nella serata di martedì", commenta il sindaco Enrico Bianchi, che ha seguito l’evolversi della vicenda fin dalla serata di domenica. "In seguito a queste prime operazioni potrà iniziare la procedura per la messa in sicurezza del fronte roccioso, che richiederà più tempo", continua il primo cittadino. Nel frattempo sono state allertate le forze dell’ordine e gli uomini della Polizia locale per vigilare sullo stabile, verificando che nessuno cerchi di entrare e che non ci siano situazioni di rischio.