"Le adozioni internazionali? Una gara a ostacoli"

A Magenta si mette all’opera l’associazione Calicantus per sostenere le coppie desiderose di avere un figlio

È stata ufficializzata ieri alla Villa Colombo la nascita dell’associazione Calicantus. Un gruppo di donne e uomini che si occupano di adozioni. In precedenza era semplicemente un progetto del Piano Sociale di Zona, oggi è qualcosa di più. Presenti genitori e nonni, i membri dell’associazione Comin e sindaci e assessori di alcuni Comuni coinvolti nel Piano, da Magenta con l’assessore Maria Rosa Cuciniello a Robecco con la sindaca Fortunata Barni e l’assessore Luigi Vadrucci, Marcallo con la Sindaca Marina Roma e Corbetta con la Vice Sindaca Linda Giovannini. Il percorso per adottare è lungo e irto di difficoltà. Spesso una coppia si fa prendere dallo sconforto. "Noi ci occupiamo dello sportello adozioni – ha spiegato Arianna Malenza, la pedagogista – sosteniamo sia le coppie che iniziano il percorso che le famiglie adottive. Inoltre offriamo formazione e consulenza nelle scuole". La dottoressa è anche una mamma adottiva ed è da quel momento che si è mosso un percorso importante arrivato fino ad oggi. Collabora con le colleghe Roberta Papa e Daniela Campana. Quest’ultima gestisce lo spazio pedagogico: "Non è un baby parking, ma un luogo dove i bimbi possono giocare e sentirsi bene".

Lo sportello legale è l’ultimo nato ed è di fondamentale importanza anche per poter far fronte al cosiddetto rischio giuridico, un ricorso legale che poterebbe far saltare l’adizione. Una coppia, che ha seguito il percorso dell’adozione internazionale, si è trovata a Mosca dove è stato loro proposto un bimbo di età e nome diverso da quello esposto prima di partire. Un bimbo, purtroppo gravemente malato e con aspettativa di vita non lunga. La coppia è rientrata in Italia, tornando in Russia dopo alcuni mesi dove ha trovato il bimbo che corrispondeva a quello proposto. G.M.