Varese, acque da proteggere: interventi sulle fognature per curare il "malato"

Per il risanamento si punta, in primis, sugli interventi riguardanti gli impianti di fognatura

Una ragazza al Lago di Varese

Una ragazza al Lago di Varese

Varese, 15 aprile 2018 – Lago di Varese: per il risanamento si punta, in primis, sugli interventi riguardanti gli impianti di fognatura. Obiettivo: ridurre il carico di fosforo inquinante proveniente dall’esterno. La linea guida è stata individuata durante la riunione del comitato direttivo dell’Osservatorio Lago di Varese, tenutasi a Villa Recalcati. I rappresentanti dei Comuni rivieraschi e degli enti territoriali competenti si sono messi a un tavolo per cercare di dare una svolta alla situazione, partendo dai risultati ottenuti da due lavori conclusi di recente. Si tratta delle indagini sullo stato di conservazione e funzionamento dell’impianto di prelievo ipolimnico (struttura che cerca di aspirare il materiale inquinante dagli strati più profondi dei fondali), fermo dal 2003 e delle rilevazioni effettuata dal Cnr di Pallanza e dall’università dell’Insubria: gli esiti di entrambe le indagini forniranno il necessario supporto tecnico-scientifico alle decisioni che le Amministrazioni coinvolte dovranno adottare.

«Provincia di Varese, sul tema del risanamento delle acque del Lago, in questi anni ha raggiunto alcuni obiettivi importanti – ha spiegato il presidente della Provincia Gunnar Vincenzi – È stata portata avanti una capillare raccolta dati che ha permesso di elaborare un’analisi tecnico scientifica dettagliata sulla situazione delle acque del lago e di prospettare una serie di scenari, ma anche di possibili azioni che si possono avviare». ll consigliere Valerio Mariani ha dato atto della «piena condivisione da parte dei sindaci di affrontare la problematica legata agli scarichi incontrollati». E ha aggiunto: «Provincia di Varese nei prossimi giorni contatterà la Regione, presente all’incontro con l’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo, per valutare la possibilità di promuovere un accordo di programma, come suggerito dall’assessore di Varese Dino De Simone, che consentirà di dare concretezza agli interventi per ridurre il carico esterno di fosforo, interventi che riguarderanno impianti di fognatura, sfioratori e vasche volano e che se attuati in maniera concreta, serviranno per rendere efficace la riattivazione del prelievo ipolimnico»