
L’Università dell’Insubria: i giovani recuperino l’affetto verso la democrazia
Sono durate una mattina intera le celebrazioni della Festa della Repubblica a Varese. Per la ricorrenza del 2 Giugno la Prefettura ha promosso una serie di appuntamenti in collaborazione con il Comune e la Provincia. Il ritrovo è stato in piazza san Vittore, per il momento della deposizione delle corone e dell’omaggio ai Caduti all’Arco Mera. Il corteo si è spostato poi ai Giardini Estensi, tra i presenti le autorità militari, civili e religiose e numerosi rappresentanti delle istituzioni: la senatrice Giusy Versace, i deputati Alessandro Alfieri, Maria Chiara Gadda e Antonio Ferrara, il sottosegretario di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, i consiglieri regionali Samuele Astuti, Giuseppe Licata, Emanuele Monti e Luigi Zocchi, il presidente della Provincia Marco Magrini, il sindaco di Varese Davide Galimberti e più di 30 sindaci del Varesotto. Nel parterre del parco, con una buona cornice di pubblico, si sono schierate ai lati le forze dell’ordine, passate in rassegna dal prefetto Salvatore Pasquariello che dopo la cerimonia dell’alzabandiera ha letto il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai prefetti di tutt’Italia. "Mi è piaciuta molto – ha detto – la parte dove sottolinea l’impegno e l’incarico che ha ogni cittadino di contribuire alla coesione sociale: sono questi i momenti che vanno in quella direzione e ci auguriamo che tutti sentano forte questa missione". Quindi l’intervento del docente dell’Università dell’Insubria Giulio Facchetti, che ha parlato di Repubblica e democrazia.
"Noi come docenti ed educatori e come genitori e cittadini dobbiamo sentirci impegnati affinché il recupero dell’affezione giovanile ai valori della nostra Repubblica democratica, un tesoro costruito con il sangue e il sacrificio di molti, possa anche divenire un mezzo per trovare un senso a un’esistenza talora priva di bussola". Quindi all’Università dell’Insubria la consegna delle onorificenze al merito della Repubblica italiana. Premiati i neo cavalieri Enrico Umberto Ambrosetti, Giovanni Antico, Giovanni Buzzi, Vittorio Chiesa, Giuseppe De Gasperin, Attilio Epistolio, Giambattista Genoni, Roberto Leonardi, Alessandro Pacetti, Fabrizio Plazzotta, Angelo Salbego e Gesualdo Santangelo. Assenti i cavalieri Francesco Lecca e Silvino Lorenzi e l’ufficiale Nicola Terzano. Un’onorificenza pontificia invece è stata assegnata ad Alessandro Toia.