I pendolari della Rho-Gallarate contestano i dati sulla puntualità

Per Trenord treni in orario fino all’85 per cento. "Ogni giorno facciamo i conti con una realtà diversa"

Migration

di Ivan Albarelli

"Trenord parla di dati sulla puntualità in continua crescita? Di certo non sui treni che prendo abitualmente io per venire tutti i giorni a Milano da Busto Arsizio, questo è sicuro". Stefano Marchionna è il capofila, per così dire, del comitato dei pendolari di una delle linee più trafficate della Lombardia, la Milano-Rho-Gallarate, su cui insistono linee regionali per Porto Ceresio e Varese e la Suburbana 5 Varese-Treviglio. Una vita trascorsa sui treni, la sua. Almeno vent’anni, prima da studente e poi da lavoratore. Ogni mattina parte dalla città bustocca per raggiungere l’altro capo di Milano, in zona Rubattino, utilizzando treni, metropolitana e bus urbano dell’Atm.

"Trenord parla di una puntualità che nei primi mesi del 2022 è salita all’85% dall’83% che era nel 2021 e dell’80% del 2019? Sarà forse il dato ponderato della puntualità media lungo l’arco di tutta la giornata – ribatte –. La nostra impressione, come pendolari, è che si arriva a un 70% di puntualità nelle fasce di punta se va bene. E il servizio, e io che uso tutti i giorni il treno da e per Milano lo posso garantire, è il più delle volte un “disservizio“ fra scioperi, corse soppresse senza logica o spiegazione, convogli sovraccarichi. Vuole qualche esempio di prima mano? Questa mattina nella fascia delle otto (ieri mattina, ndr), su tre corse previste sul tabellone in arrivo da Porto Ceresio per Milano, due non c’erano". Insomma, un terno al lotto. Che scoraggia quella fetta di utenti che non può permettersi di arrivare in ritardo a un impegno di lavoro, o di altro genere, per un treno cancellato all’improvviso e ricorre all’auto. Marchionna parla al telefono mentre sta rientrando a Busto.

Si trova a Milano-Porta Garibaldi. Col telefono manda una foto del display. "Ecco una presa diretta della “puntualità“ di cui si vanta Trenord: due treni in ritardo; quello per Arona su cui sto per salire ne ha già dieci, quello per Como San Giovanni cancellato. Ah, guardi – continua il suo racconto dal vivo – quello che sto prendendo per Arona ha anche quattro carrozze prive di aria condizionata. Viaggiamo come bestiame e abbiamo compresa nel biglietto pure la sauna...".

ll comitato della Rho-Gallarate ha invitato a più riprese l’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Terzi, e con lei i vertici di Trenord, "a fare assieme a noi per una settimana la vita da pendolare e provare i disagi, la rabbia, i disservizi che siamo costretti a subire: non ci ha mai risposto". C’è poi il tema delle stazioni, che non dipendono da Trenord ma da Rfi, che completano il quadro poco lusinghiero del servizio regionale. Display degli orari rotti da mesi e pannelli delle linee illeggibili e mai sostituiti, come a Porta Garibaldi, banchine e muri vandalizzati come a Milano-Forlanini. Ma questa è un’altra storia.