Gazzada, treno travolge gregge. La raccolta fondi aiuta il pastore Christian

Il 46enne perde un centinaio di pecore, i suoi animali, il suo lavoro, la sua vita. Gli amici non ci pensano un attimo e, in due giorni, accumulano 8mila euro

L'asinello e alcune delle poche pecore scampate alla strage

L'asinello e alcune delle poche pecore scampate alla strage

Varese, 31 dicembre 2020 - Dicono che quando si muore tutta la nostra vita ci passa davanti agli occhi come in un brevissimo film. Cristian Capuzzi, per sua fortuna, non è morto. Eppure viene da chiedersi quale pellicola gli sia passata davanti agli occhi quando ha visto un centinaio delle sue pecore, i suoi animali, il suo lavoro, la sua vita, venire travolte da un treno in corsa lungo la ferrovia fra Varese e Gazzada Schianno, un paesone nelle vicinanze del capoluogo.

È domenica 29 novembre. Cristian, 46 anni, due figli che ogni tanto gli fanno compagnia fra prati e alpeggi, sta governando le pecore di proprietà della sua famiglia. Sono allevatori. Fra gli ultimi custodi dei pascoli. Un mestiere che non ha né sabati né domeniche. Perché, dice Cristian, “le bestie le devi seguire e curare”. Proprio la missione in cui è impegnato quella mattina. È un attimo. Gli animali si allontanano dal campo in cui si trovano e attraversano i binari. Quando Cristian se ne è accorge è troppo tardi. Il treno travolge il gregge. Impossibile per il macchinista evitare l’impatto. È una strage. Almeno novanta ovini rimangono a terra. Se ne salva una manciata. Muoiono anche un asinello e trenta agnelli.

Per Cristian, che d’estate si muove da Bodio Lomnago, il paese del lago di Varese dove si trova il suo allevamento, al Monte Lema, l’altura principale della provincia, è una tragedia. Un colpo che mette a rischio la sua attività e la sopravvivenza della famiglia. A “salvarlo” arriva la macchina della solidarietà. Un gruppo di giovani qualche giorno prima ha avvistato il gregge di Cristian dalle parti di Azzate. Quando leggono la notizia dell’incidente ferroviario gli amici non ci pensano un attimo. Aprono una raccolta fondi sulla piattaforma “Go fund me”. In soli due giorni accumulano quasi 8.000 euro, superando in un batter d’occhio l’obiettivo iniziale di 6.000 euro. Ognuno dà quello che riesce a dare. In pochissimi conoscono Cristian direttamente. Qualcuno, magari, l’ha visto passare per i campi e le strade del Varesotto con i suoi animali. Qualcun altro è semplicemente rimasto commosso dalla disavventura che gli è capitata. Il denaro viene consegnato al pastore che riesce così ad acquistare sessanta fra pecore e agnelli, i primi recuperati sul mercato. “Tutto quello che ho ricevuto – ci tiene a precisare Cristian – verrà reinvestito per comprare nuovi capi”. In attesa di tornare anche quest’estate sui pascoli del Luinese. E regalare un attimo di meraviglia a chi scorgerà lui e le sue pecore passare lungo le strade della provincia, uno squarcio di passato nel mondo ipercinetico di oggi.