Per dare una risposta adeguata allo spaccio di droga nei boschi, che si replica in tutte le zone del territorio, e soprattutto nel Parco del Lura, al confine tra Como e Varese, è stato fatto un preciso studio del fenomeno. La criminalità che gestisce queste attività, vede ai vertici il rifornimento dello stupefacente, al livello intermedio chi custodisce la droga in bivacchi sorvegliati da soggetti armati, quasi esclusivamente magrebini irregolari sul territorio italiano, affiancati da chi si occupa di gestire i contatti telefonici per la compravendita. Infine i "galoppini", che consegnano le dosi facendo la spola tra la strada e i bivacchi. Questo giro si è sviluppato grazie a un’inarrestabile domanda di droga di ogni genere, che arriva da clienti di ogni tipo e livello sociale, provenienti anche dalla Svizzera. L’attenzione dei carabinieri si è concentrata anche sugli acquirenti, sistematicamente segnalati alla Prefettura quali assuntori, per cercare di arginare il fenomeno. Pa.Pi.
CronacaDai boss del rifornimento ai custodi delle tende fino ai “galoppini”: Studio sullo Spaccio di Droga a Como