Cassano Magnago, nel torrente a salvare una vita: "Non c’era un’altra scelta"

Il carabiniere-eroe ha sfidato il buio e il freddo

Christian Mark Testa

Christian Mark Testa

Cassano Magnago (Varese), 8 febbraio 2019 - Si è gettato in un canale per salvare un uomo. Christian Mark Testa, 31 anni, sposato e con due figli piccoli, è il carabiniere “eroe” in servizio a Cassano Magnago (Varese) che mercoledì sera ha salvato un pensionato di 62 anni caduto nel torrente “Arnetta” a Cavaria con Premezzo. Il militare ha resistito circa una ventina di minuti seduto sul letto del torrente, l’acqua alla gola e le braccia puntate a terra, per poter sorreggere il peso dell’anziano ferito che non riusciva a tenere la testa dritta e fuori dall’acqua. Con lui, anche con una corda legata in vita che lo assicurasse all’argine, il suo collega di pattuglia, Marco Santoro, 24 anni.

Come ha deciso di entrare in acqua?

«Non c’era altra scelta, ci siamo guardati e il mio collega ha preso la fune in auto, ce la siamo legata in vita e sono sceso lungo l’argine, per circa quattro metri. Santoro si è sdraiato a terra per sorreggermi e io sono riuscito a raggiungere il ferito».

Poi cosa ha fatto?

«L’uomo aveva il volto insanguinato e una gamba dolorante, mi ha detto di avere freddo. Lo avevo anche io. L’ho illuminato con la torcia per capire se fosse ferito alla testa, poi mi sono seduto per terra, verso l’argine, aiutandolo ad appoggiarsi a me. L’acqua era profonda circa un metro e mezzo, mi sono accucciato per sorreggerlo con la schiena, con le braccia lo aiutavo a tenere la faccia fuori dall’acqua, nel frattempo è arrivata l’ambulanza».

Ha avuto paura?

«Dopo venti minuti iniziavo ad essere stanco, ma ho tenuto duro. Poi sono arrivati i vigili del fuoco e con un mezzo e una barella ci hanno fatti uscire, Se avesse perso conoscenza, sarebbe affogato». Valentina Rigano