Campanile del Sacro Monte al buio Colpa della bolletta da mille euro

L’appello a riaccendere il monumento del sito Unesco. L’illuminazione era stata spenta. per protestare contro la guerra

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È stata spenta all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina e da allora non è più stata riaccesa. L’illuminazione del campanile del Sacro Monte è stabilmente sul pulsante “off“ da tre mesi. Quello che doveva essere un gesto simbolico di protesta contro il conflitto, è al centro in questi giorni di un “confronto“ fra il prevosto che sovrintende al sito protetto dall’Unesco e il Comune.

Tutto è partito pochi giorni fa, quando molti varesini hanno cominciato a chiedersi se aveva senso continuare a tenere al buio un luogo simbolo meta di turisti e pellegrini. Fra questi, Giuseppe Marangon. Innamorato del Sacro Monte. È stato lui a dare voce alle perplessità di chi si sente smarrito per il bellissimo campanile che piomba nel buio al calare del sole. "È triste arrivare quassù dalle cappelle anch’esse spente e vederlo buio – è stato il suo sfogo –. È triste da laggiù non vederlo illuminato come una stella cometa. L’illuminazione è stata spenta quando è iniziata la guerra, ma rischia di non riaccendersi più se qualcuno non si accollerà i costi della corrente, mille euro circa all’anno". La guerra, insomma, sembra essere stata un’utile occasione per una decisione che prima o poi sarebbe arrivata, perché il punto dirimente è proprio la bolletta. Che per vent’anni è stata pagata dall’associazione “Amici del Sacro Monte“. Da qualche tempo però gli “Amici“ non sono più in grado di sostenere la spesa.

Chi se la accolla quindi? "In teoria – dice Marangon – ci sono realtà private che sarebbero pronte a pagare quei mille euro". Don Sergio Ghisoni non vuole tuttavia sentir parlare di privati, che un anno ci sono e magari quello successivo spariscono. È il Comune che deve sostenere il costo, il Sacro Monte è un monumento di Varese come altri che il municipio illumina ogni sera: questa è la sua tesi. La questione è sul tavolo del vicesindaco Ivana Perusin, che ha messo le mani avanti: "Quei soldi a bilancio si possono trovare, ma sottraendoli ad altre finalità". In tanti si aspettano ora una soluzione, pronti anche a dare un contributo economico. Pur di ridare luce al campanile.