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Saronno, spaccio nei boschi: sgominata la banda dei soldi nella lavatrice

Cinque persone arrestate, tre ancora latitanti. Per cercare di nascondere il denaro provento di spaccio, hanno provato a infilarlo nell’elettrodomestico avviando un programma di lavaggio

Il materiale sequestrato dai carabinieri

Il materiale sequestrato dai carabinieri

Saronno, 29 novembre 2024 – Un incasso di oltre 5.000 euro al giorno. Era fiorente l’attività di spaccio nelle zone boschive del Saronnese, fra la stazione Sud cittadina e Caronno Pertusella, messa in piedi da un gruppo di tunisini.

La banda è stata sgominata dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia cittadina.

La scintilla

Punto di partenza dell’indagine è stato l’accoltellamento di un diciassettenne nordafricano, colpito nella zona di Cascina Colombara. Nel corso degli accertamenti, che hanno portato in un primo tempo all'arresto del presunto responsabile dell’aggressione, si sono scoperti numerosi dettagli riguardanti l’attività di spaccio.

A quanto pare i leader del gruppo non frequentavano l'area boschiva dove avveniva materialmente lo spaccio, ma operavano da casa. Qui ricevevano le telefonate dei clienti, mettendoli in comunicazione con chi aveva il compito di presidiare l'area boschiva e smerciare la sostanza stupefacente.

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I provvedimenti

Tre persone sono state arrestate in abitazioni intestate ad altri, un quarto è stato sorpreso e bloccato nel bosco dopo un breve inseguimento, mentre un quinto componente del sodalizio criminale – l’autore dell’accoltellamento – è stato raggiunto in carcere dall’ulteriore provvedimento restrittivo.

Tre dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, invece, sono ancora latitanti.

Il materiale sequestrato

Al tunisino scoperto nei boschi sono stati trovati addosso oltre 600 euro in contanti, due machete, due pugnali, una mazza da baseball e una pistola ad aria compressa. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, invece, all'interno dell'abitazione in uso a uno degli indagati sono stati trovati oltre 18mila euro in contanti contenuti in un borsello. L’uomo ha provato a nascondere marsupio e denaro nella lavatrice, avviando un programma di lavaggio.

Le banconote, però, sebbene bagnate sono state trovate e sequestrate dai carabinieri. Nel medesimo appartamento sono stati sequestrati dieci telefoni cellulari che i proprietari hanno cercato di distruggere all'arrivo dei carabinieri, oltre ad alcuni bilancini di precisione. Nel corso delle ricerche sono stati fermati altri quattro stranieri, risultati irregolari sul territorio nazionale e sottoposti a fotosegnalamento.

Tutti gli arrestati dopo le formalità di rito sono stati portati in carcere a Busto Arsizio