Ancora un’aggressione a un agente in carcere

A denunciare l’accaduto il sindacato di Polizia Penitenziaria UIL PA. L’Sos del segretario Marullo: "Il personale è allo stremo"

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di Rosella Formenti

Ancora un’aggressione a un agente di Polizia Penitenziaria nella casa circondariale di Busto Arsizio, episodio che riporta l’attenzione sulla situazione della struttura carceraria bustese, di recente al centro di un incontro tra il senatore leghista Stefano Candiani che ha chiesto interventi e il Ministro della Giustizia Marta Cartabia.

A denunciare l’accaduto il sindacato UIL PA Polizia Penitenziaria che ieri ha diffuso un comunicato. Dunque l’altra sera un detenuto straniero ha incendiato il materasso all’interno della sua cella, in soccorso sono arrivati gli agenti mentre lo stesso aveva trovato riparo dalle fiamme chiudendosi in bagno e facendo scorrere l’acqua dal soffione della doccia.

Il detenuto era però in possesso di un punteruolo rudimentale con incastrate alcune lamette con cui poteva ferire chiunque si avvicinasse. A rimetterci è stato uno degli agenti intervenuti per disarmarlo e metterlo in salvo, che è scivolato riportando la frattura del metacarpo della mano destra per cui dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico.

"Questi eventi – afferma il segretario regionale UIL PA Polizia Penitenziaria Pierpaolo Giacovazzo - stanno diventando all’ordine del giorno, l’Amministrazione Penitenziaria Regionale con scelte discutibili ha concentrato un numero alto di detenuti stranieri con molteplici problemi di natura sociale e psichiatrica che ha di fatto contribuito a creare un Istituto molto problematico".

Continua Giacovazzo "Le gravi carenze di organico compromettono la sicurezza interna dell’Istituto ormai al collasso, pertanto occorrono immediate soluzioni e interventi, quindi si chiede al direttore dell’istituto di esporre la reale situazione al Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria Lombardia al fine di richiedere rinforzi di agenti".

Sulla vicenda interviene anche Calogero Marullo, Segretario Nazionale UIL PA Polizia Penitenziaria: "Questi episodi non sono più rischi del mestiere, il personale nella casa circondariale di Busto Arsizio come in altri istituti lombardi lavora sotto organico mentre vorremmo che gli istituti lombardi diventino modelli esemplari in tutto il territorio". Marullo conclude "Chiediamo all’Amministrazione Penitenziaria di intervenire perché il personale è allo stremo".