
Il presidio davanti a Palazzo Estense promosso da lavoratori e sindacalisti nelle due ore di sciopero proclamate per chiedere al Comune più attenzione Il sindaco Galimberti ha annunciato un piano di organizzazione del personale
Negli ultimi quattro anni l’organico dei Servizi demografici del Comune di Varese si è ridotto di 9 unità a fronte di pensionamenti, cessazioni e trasferimenti. E nel frattempo sono aumentate le incombenze assegnate agli uffici, a seguito delle ultime novità normative. Una situazione di difficoltà che i lavoratori dell’Anagrafe di Varese hanno denunciato con uno sciopero di due ore che si è svolto ieri mattina, con lavoratori e rappresentanti sindacali che hanno promosso un presidio davanti a Palazzo Estense. "Le conseguenze della riduzione d’organico – hanno sottolineato – stanno portando a carichi di lavoro oltre misura, stress e disagio psico-fisico". Sono previste a breve due assunzioni, di cui un funzionario che, però, prenderà il posto dell’attuale capo attività. Non è sufficiente per i sindacati.
"Chiediamo di assumere personale per poter garantire il servizio ai cittadini", dice Gabriella Sierchio della Fp Cgil. "È dallo scorso aprile che chiediamo di aumentare l’organico – aggiunge Pino Jursich della segretaria provinciale di Al Cobas – la risposta dell’amministrazione è stata assolutamente insufficiente". Rossana Gallon, Rsu Uilfpl, lavora per il Comune di Varese da 38 anni. "Una situazione del genere non l’avevamo mai vista: siamo stanchi di essere trattati come numeri, siamo persone. Il nostro lavoro è un valore e non è una spesa". Quindi la richiesta all’amministrazione comunale: "Per assicurare il mantenimento dei servizi e lo standard di qualità è ora il momento di invertire la rotta".
Dal Comune la risposta del sindaco Davide Galimberti: "Con i continui tagli operati sulle risorse per gli enti locali, i Comuni oggi si trovano a dover fronteggiare una situazione sempre più difficile e preoccupante sia in termini di possibilità di investimento nelle opere necessarie per i territori sia per quanto riguarda la gestione del personale", ha sottolineato, dicendo di condividere le preoccupazioni degli uffici demografici per la carenza di personale. "Anche a seguito degli incontri nei mesi scorsi con le sigle sindacali, è in corso il piano di organizzazione del personale che rafforza l’organico accogliendo alcune delle richieste avanzate. Ma è pur vero che, con sempre meno risorse a disposizione, è difficile poter destinare maggiori investimenti per nuove assunzioni".
La pensa diversamente Stefano Clerici di Lombardia Ideale: "Galimberti tragicomico sulla protesta dei dipendenti: dà la colpa al Governo, ma i tagli veri c’erano quando a Roma comandava il centrosinistra".