Ambientalisti, un coro unanime "Stop al masterplan di Malpensa"

Sabato decine di associazioni manifesteranno al Terminal 1 contro l’ingrandimento dello scalo

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di Rosella Formenti

Uno spettro torna ad aggirarsi nella zona di Malpensa, è lo sviluppo dell’aeroporto previsto nel Masterplan 2035. L’ampliamento dello scalo di nuovo minaccia la brughiera, l’ecosistema, la qualità della vita dei cittadini che subiscono l’inquinamento, per questo associazioni e comitati tornano a farsi sentire, a difesa dell’ambiente e della dignità del lavoro. Sabato dalle 10 alle 13 davanti alla porta 15 del Terminal 1 in presidio si ritroveranno i rappresentanti di Uni.co.mal, SalviAMO la Brughiera, Legambiente Lombardia, Lipu Lombardia, Ripuliteci l’Aria Varese, Amici della Terra Varese, Laudatosi’ Busto Gallarate, WWF Lombardia, Acli Gallarate e Acli Zona, Ambientiamo, Diritto alla Salute del varesotto, Cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa, Salute e Natura ad Arsago, Salviamo gli Alberi di Gallarate, Collettivo Lilith Donne Gallarate, Casa delle Donne Gallarate, Rete Ambiente Lombardia, Ecoistituto Valle del Ticino, Salviamo il Ticino.

In un comunicato congiunto ribadiscono la loro posizione contraria al Masterplan, quindi nero su bianco scrivono " No all’aumento della superficie della cargo city, autentica cementificazione senza regole. No all’aumento del traffico degli spedizionieri sulle nostre strade, già intasate e poco percorribili. No all’aumento dei voli responsabili dell’inquinamento acustico ed atmosferico che mettono a dura prova la stabilità esistenziale e la nostra aria già inquinata da gas e polveri sottili. No alla T2-Gallarate, ferrovia costosa, inutile e distruttrice del nostro ambiente. No alle infiltrazioni mafiose,No al lavoro precario, temporaneo, ricattabile e di sfruttamento". Sì invece " al mantenimento della residua brughiera per la presenza di specie botaniche e faunistiche di rara qualità , e all’istituzione di un SICZPS come richiesto dal Parco Ticino, sì alla limitazione di voli e a un numero di movimenti aerei compatibile con il territorio, sì a un Piano d’Area che abbia la Valutazione Ambientale Strategica.