MARIA GRAZIA LEPORATI
Cronaca

Affrontare le proprie paure per conoscersi. Le voci sincere dei ragazzi tra insicurezze, emozioni

Un racconto collettivo che parla di bullismo, ansia e bisogno di essere ascoltati ma anche di fiducia negli altri.

I ragazzi della 2^D continuano a raccontarsi: “Io ho molte paure: quella dei ragni, di bloccarmi in ascensore, di stare a casa da sola. Ho anche paure che mi fanno stare particolarmente male: la paura di bloccarmi per l’ansia durante un’interrogazione e quindi di deludere la mia famiglia; ma la paura che più mi tormenta è quella di poter essere vittima di bullismo. Ho conosciuto persone che sono state bullizzate per il loro aspetto fisico: mi colpisce la sofferenza e il loro modo di reagire smettendo, per esempio, di mangiare…”

Un altro ancora sottolinea che “La paura è un’emozione primaria di vitale importanza che potrebbe impedirci di fare qualcosa di divertente, come salire sulle giostre, ma serve anche ad impedire di farci del male.”

Come reagire alle paure? “A volte, quando ho paura di non riuscire a superare delle situazioni che mi fanno star male, chiedo aiuto a mia madre, che mi conforta, mi aiuta e mi consola; insieme troviamo un modo per affrontarle. Credo che condividere il peso di ciò che ci spaventa aiuta a superarlo”

"Secondo me, quando si ha paura di qualcosa, invece di tenersi tutto dentro, bisognerebbe parlarne con i familiari o con gli amici più stretti. Insomma, ad ogni fase della vita corrispondono paure diverse, ma queste non dovrebbero mai essere un ostacolo all’espressione di se stessi.”