Servillo, chi è lontano dall'umano pensa che guerra non sia vera

"Il teatro una delle ultime esperienze di condivisione umana"

"Il teatro una delle ultime esperienze di condivisione umana"

"Il teatro una delle ultime esperienze di condivisione umana"

"L'esperienza dello spettacolo dal vivo - ahimè - si va sempre più riducendo perché qualcuno, che non ci passa neanche per un luogo come Giffoni, ha interesse che tutti stiano nelle case da soli a guardare cose inframmezzate da spot pubblicitari. Quello ci allontana dalla dimensione dell'umano ci fa sembrare anche la tragedia di una guerra come qualcosa che appartiene al mondo della rappresentazione. Non è reale e quindi non è umano e quindi ci lascia indifferenti". Lo dice, infiammando la platea dei giovani del Giffoni Film Fest, Toni Servillo premettendo che "il teatro è una delle ultime esperienze di spettacolo che è totalmente affidata a una condivisione umana, a uno spazio e a un tempo condiviso che è umano, ha uno sforzo fisico, intellettuale, di concentrazione che è umano".

Servillo aggiunge che il teatro gli ha dato la possibilità di rimanere con i piedi a terra. "Se ci sono riuscito - ammette - non devo essere io a dirlo, ma se ho intrapreso una strada di umanità, la devo al teatro. D'altronde in questo senso uno dei libri più belli di Giorgio Strehler si intitola Per un teatro umano".