E' morto Stefano d'Orazio, Francesco Facchinetti: "Ciao zio, non smetto di piangere"

Il figlio di Roby esprime tutto il suo dolore sui social. I Pooh: "abbiamo perso un fratello, un compagno di vita"

Stefano D'Orazioe  Francesco Facchinetti

Stefano D'Orazioe Francesco Facchinetti

Bergamo, 7 novembre 2020 - E' morto Stefano d'Orazio, storico batterista dei Pooh. L'annuncio è arrivato venerdì notte con un tweet dell’amico Bobo Craxi. D'Orazio aveva 72 anni ed era ricoverato a causa del Coronavirus. Immediato il cordoglio di chi lo conosceva: sui social è un susseguirsi di messaggi di affetto, fotografie e cuoricini.

Tra i post più toccanti quello sulla pagina di Facebook di Roby Facchinetti, che ha scritto un saluto da parte di tutti i membri dei Pooh: "Stefano ci ha lasciato! Due ore fa… era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato… oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia. Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre… Roby, Red, Dodi, Riccardo​". Mesi fa, in piena pandemia, Stefano e Roby avevano scritto la canzone ‘Rinascerò rinascerai’, dedicata a Bergamo.

Ma dalla famiglia Facchinetti anche Francesco, figlio di Roby, ha voluto esprimere tutta la sua tristezza per questa grave perdita: "Zio SDO...grazie per il bene che mi hai voluto. Il tuo sorriso lo porterò per sempre con me. Mi mancherai". E ancora: "Non smetto di piangere...grazie zio per la tua ultima canzone che hai regalato a papà e a Bergamo. Salutami Valerio...". Più tardi, il cantante e presentatore televisivo ha pubblicato su Facebook una fotografia accompagnata da un altro pensiero: "In questo giorno di grande sofferenza per tutti noi io ti voglio ricordare così: alla tua batteria. Quella batteria infinita, grandissima, che è diventata il tuo simbolo: la batteria di Stefano D’Orazio! Grazie della tua gentilezza, del tuo animo nobile e grazie per essere stato sempre vicino a mio papà. Salutami Valerio, i miei nonni e lo zio Tato. Ti ho voluto bene e tu ne hai voluto a me...buon viaggio nei tuoi Giorni Infiniti".

Questo immenso dolore si va ad aggiungere alla tristezza vissuta nei mesi scorsi proprio da Francesco. Lo scorso marzo, il 40enne aveva postato un video molto commovente su quanto stava vivendo la sua città: Anche questa mattina la mia Bergamo ha visto i corpi di tanti bergamaschi lasciare la loro città: non c’è più spazio nei forni crematoi.” E ancora: Non è la prima volta che accadde. Nessuno dovrebbe morire così.”