GIULIO MOLA
Sport

Tesoretto dalla Germania. L’indennizzo Uefa ai club: l’Inter incassa 3,8 milioni per i prestiti alle nazionali

Le società di serie A ricevono in tutto 23 milioni grazie al “Benefit Programme“ . Nella speciale classifica i nerazzurri precedono Bologna (2,5 milioni) e Milan (2,4). I campioni d’Italia hanno concesso i propri calciatori per 381 giorni complessivi.

L’indennizzo Uefa ai club: l’Inter incassa 3,8 milioni per i prestiti alle nazionali

Nessun calciatore della nostra serie A era in campo ieri sera a Berlino, eppure il 14 giugno ai nastri di partenza di Euro 2024, si sono presentati in 92, provenienti da 18 delle 20 squadre iscritte al campionato (solo Monza e Frosinone non avevano propri tesserati nella competizione tedesca). Una mezza delusione, da un certo punto di vista, ma i club hanno almeno un paio di buoni motivi per “consolarsi“: intanto la maggior parte di questi giocatori sarà presto a disposizione dei rispettivi allenatori per la prossima stagione e comunque tutti (chi più, chi meno) sono tornati dalla Germania con un piccolo tesoretto da consegnare alle società. Le quali, per aver “prestato“ i propri atleti alle varie nazionali, hanno avuto un discreto indennizzo: ben 23 milioni sono stati complessivamente incassati dai nostri club secondo una prima stima fatta dal portale Calcio e Finanza, con l’Inter (oltre ai 5 “azzurri“, altri 8 sono stati convocati dalle rispettive rappresentative) che ha ricevuto il premio più consistente, di poco inferiore ai 4 milioni di euro. Denaro erogato grazie al “Club Benefit Programme”, il programma attraverso il quale la UEFA remunera le società che mettono i propri calciatori a disposizione dei tornei riservati alle nazionali. Per il ciclo 2020-2024 la massima organizzazione calcistica europea aveva previsto in totale 240 milioni di euro, di cui 140 milioni di euro da destinare alla fase finale di Euro 2024.

Ma come viene spartito questo importante “montepremi“ fra le società? Va spiegato il meccanismo, un po’ complesso, in cui si prevede che la quota per ogni singolo club deve essere calcolata sulla base dei seguenti fattori: il numero di giocatori convocati nelle varie nazionali, il numero di giorni in cui ogni giocatore sarà impegnato nella fase finale, e la classificazione Fifa delle società legata ai compensi di formazione.

Questi i criteri di distribuzione, grazie ai quali la Uefa calcola l’ammontare esatto della cifra giornaliera da distribuire per i calciatori in relazione alle diverse categorie di club solamente alla fine di Euro 2024. Sulla base delle stime Uefa, le somme da destinare sarebbero le seguenti: categoria 1 (quella dei club di serie A): 10.000 euro al giorno; categoria 2: 6.670 euro al giorno; categoria 3: 3.330 euro al giorno. Conti alla mano sul podio “virtuale“ dovrebbero salire, come detto, l’Inter (“indennizzo“ pari a 3,8 milioni di euro), seguita dal Bologna dei talenti Zirkzee, Calafiori, Ndoye e Freuler (poco più di 2,5 milioni) e poi dal Milan (oltre 2,4 milioni di euro ricevuti come premio). L’assioma “più giocatori mandi, più guadagni“ vale però fino ad un certo punto: infatti, pur avendo “prestato“ meno calciatori alle nazionali (8) rispetto alla Juventus (9), il club rossonero incassa di più grazie al percorso migliore fatto da alcuni suoi tesserati (Maignan, Theo Hernandez e Leao su tutti). L’Atalanta, invece, è decima (quattro giocatori nelle varie nazionali) e incassa poco meno di un milione di euro.

Infine una curiosità. Le cifre messe a disposizione per i relativi rimborsi vengono erogate a determinate condizioni: i pagamenti sono effettuati solo ai club che appartengono a un’associazione membro della Uefa. Pertanto, un giocatore registrato per un club extraeuropeo non viene conteggiato; inoltre non possono essere assegnati benefit ai giocatori senza club; e infine, in tutti i casi, i club che beneficeranno di questi pagamenti sono quelli con cui i giocatori interessati erano registrati durante il periodo di rilascio considerato. Per evitare dubbi, né le associazioni nazionali né i giocatori che sono stati rilasciati alle loro squadre nazionali hanno alcun diritto o titolo su queste somme, che le associazioni nazionali sono tenute a trasferire interamente ai loro club.

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