Lo chiamano “calcio moderno“: partite tutti i giorni e ad ogni ora. Per la gioia dei tifosi, degli sponsor e delle tv.
Almeno in Europa va così. Gli “stakanovisti“ sono i calciatori delle squadre inglesi, con tre competizioni “domestiche” oltre agli impegni europei: per un club che dovesse raggiungere le finali di Champions League, Coppa di Lega e Fa Cup (oltre alle Supercoppe europee e nazionali e il Mondiale per Club), ogni giocatore arriverebbe a disputare 67 partite all’anno.
Subito dietro c’è la Spagna con 62 partite e poi la Francia con 61. L’Italia, al momento, è in quarta posizione con 60 potenziali partite per una squadra che dovesse arrivare all’ultimo di tutti i tornei.
Nei top 5 campionati europei, la nazione in cui si gioca meno è la Germania, con 57 partite, anche perché sono solo 18 le squadre che partecipano la Bundesliga.
Con una postilla: questi sono i numeri senza considerare gli impegni con le nazionali.
E lì il muro delle 70 partite a stagione viene sfondato facilmente.
G.M.
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