
Poteva essere il salto di qualità per confermarsi tra le prime della classe ed invece il Brescia torna sulla terra riassaporando l’amaro sapore della sconfitta. In soli cinque giorni, infatti, la squadra di Daniele Gastaldello perde tutte le sue certezze e si lecca le ferite dopo il duplice passo falso maturato in casa prima contro il Modena e poi contro il Bari. Due sconfitte rimediate davanti al proprio pubblico che, anche per come sono maturate, non solo minano la serenità di gruppo ritrovato ma pongono inevitabilmente alcuni interrogativi in vista del futuro. "Non voglio gettare la croce addosso a nessuno, è colpa mia - le parole dell’allenatore - Ai ragazzi ho detto di rialzare subito la testa, non voglio vedere vittimismo: in B puoi perdere tre partite e vincerne altre tre di fila"
In realtà la posizione del tecnico è già in bilico per cui c’è chi già ipotizza un suo potenziale esonero da parte di Massimo Cellino, non nuovo a questi exploit e apparso molto contrariato al termine della sfida contro la squadra guidata dall’ex tecnico Pasquale Marino. Se nella gara contro gli emiliani, i biancoblù, pur senza brillare, sono capitolati ad un minuto dalla fine, al cospetto di un Bari in astinenza da vittorie da due mesi, invece, hanno ammainato bandiera bianca dopo una buona prestazione e dopo essere passati meritatamente in vantaggio con lillusorio 1 a 0 di Moncini su rigore e sfiorando anche il raddoppio in più circostanze. Nella ripresa, però, la squadra è calata alla distanza, abbassandosi troppo e perdendo di ritmo ed intensità. Una sconfitta che brucia perché il Brescia visto in campo per un’ora è stato convincente, peccando solo di precisione e lucidità in fase conclusiva.
Questa settimana è importante per rialzare la testa, riordinare le idee, ritrovare le energie e sperare magari nel recupero di qualche giocatore infortunato: il match in programma sabato al Tombolato richiede la massima concentrazione contro il Cittadella, appaiato in classifica a quota 13 punti, e reduce dalla sconfitta interna contro la Cremonese. Una gara che non si preannuncia facile e alla quale il Brescia si presenterà sicuramente orfano del proprio capitano, Dimitri Bisoli, dopo la distorsione al ginocchio rimediata contro i pugliesi (20 giorni di stop).
Ritrovare la serenità giusta e far tesoro degli errori commessi per crescere sarà necessario non solo per tornare ad esprimersi ai livelli di settembre ma anche per muovere la classifica, che, complice le due gare da recuperare, potrebbe ancora rivelarsi in linea alle aspettative. Certamente il mese di novembre delineerà meglio le ambizioni delle rondinelle attese da un tour de force che inizierà a Palermo l’8 novembre, proseguirà il 12 con il derby interno contro la Cremonese e si concluderà con le trasferte sul campo del Pisa il 25 e del Südtirol a Bolzano tre giorni dopo. Solo al termine di questo mini ciclo ne sapremo di più sulle ambizioni di una squadra che si riscopre fragile e indifesa proprio quando deve fare il salto di qualità.
Tommaso Revera