Goggia e Brignone, le 'nemiche care' più vincenti nella storia dello sci italiano

Sofia ha raggiunto Federica a quota 21 successi in Coppa del mondo. Divise eppure non così diverse, la loro rivalità fa crescere tutta la squadra

Sofia Goggia e Federica Brignone

Sofia Goggia e Federica Brignone

Sofia Goggia, nessuna come lei. O meglio, una sì: Federica Brignone, la rivale in casa. Sono loro due, le ‘nemiche care’, le italiane più vincenti di sempre nella Coppa del mondo di sci alpino.

Con il successo odierno nella discesa libera di Cortina d’Ampezzo, la bergamasca ha infatti raggiunto la valdostana a quota 21 vittorie. Sono loro, così diverse e così distanti, i simboli dell’età dell’oro dello sci alpino femminile, capace nell’ultimo lustro di rinverdire e superare i fasti degli anni Novanta firmati Isolde Kostner e Deborah Compagnoni. Federica vanta inoltre tre medaglie olimpiche (un argento e due bronzi), Sofia due ma una è d’oro (l’altra d’argento); ai Mondiali guida invece Goggia con due medaglie (un argento e un bronzo) contro una sola (argento) di Brignone.

Sofia è estroversa, esuberante, a volte anche ammiccante su quei social che ama frequentare. Ruspante e spontanea, ironica e autoironica, riesce ad andare oltre la ristretta cerchia degli appassionati di sci, tanto che si è vociferato di una sua possibile ospitata al Festival di Sanremo. Federica è invece misurata e riservata, difficilmente esce dal seminato, anche se all’occorrenza non risparmia frecciatine e stoccate.

Le frizioni tra le due, ormai veterane (30 anni Goggia, 32 Brignone), sono cosa nota da tempo. La Federazione è però riuscita a gestirle, anche perché una cosa non è mai mancata: il rispetto reciproco, il riconoscimento del talento dell’altra. La rivalità, peraltro alimentata più da elementi esterni (o familiari….) che dalle atlete stesse, è diventata quasi un fatto positivo, uno stimolo per le dirette interessate e per tutta la squadra, in uno sport individuale come lo sci.

Dal punto di vista tecnico le affinità invece non mancano. Entrambe hanno una grande capacità di far correre lo sci nelle curve, spesso affrontate con pieghe e carvate al limite. Il terreno di caccia comune è il supergigante, non a caso la disciplina che meglio combina capacità tecniche e attitudine alla velocità. Qui è soprattutto Brignone, che è anche discreta slalomista e infatti domina la combinata, a fare bottino pieno. Goggia, che ha una grande capacità di far correre lo sci e uno straordinario feeling con la velocità, è invece la regina della discesa libera, dopo una prima parte di carriera in cui aveva ottenuto buone soddisfazioni anche in gigante.

Il duello si rinnova ad ogni gara di Coppa del mondo, la ‘classifica’ è pronta ad aggiornarsi ogni fine settimana. A guadagnarci è tutto il movimento, come testimonia l’esplosione della valtellinese Elena Curtoni, 32 anni il prossimo febbraio, da un paio di stagioni stabilmente ad alto livello dopo una carriera nell’anonimato.