
Da un lato ottime sensazioni certificate dai numeri, dall’altro alcuni dubbi che non si possono eludere. Dopo le prime quattro...
Da un lato ottime sensazioni certificate dai numeri, dall’altro alcuni dubbi che non si possono eludere. Dopo le prime quattro giornate la Cremonese tira i primi bilanci. L’avvio di stagione è da considerare assolutamente positivo. Gli 8 punti fatti in 4 gare (durante l’ultima esperienza in Serie A i grigiorossi hanno impiegato un girone intero per raggiungere lo stesso dato), il sesto posto in classifica e le sei lunghezze di distanza dalla zona salvezza (obiettivo unico del club) fanno ben sperare per il futuro. E a ciò si unisce una notevole solidità difensiva a cui stanno contribuendo positivamente anche due veterani della rosa lombarda come Bianchetti (nella foto) e Ceccherini. I due, dopo essere stati protagonisti durante la promozione dell’anno scorso, stanno dimostrando di essere utili pure nella massima categoria. Ma come detto qualche aspetto meno felice c’è. A centrocampo la Cremonese si sta scoprendo più corta e fragile di ciò che sembrava a fine mercato. L’infortunio di Collocolo (ancora da valutare) si unisce a quello di Payero e al ritardo di condizione di Sarmiento, limitando così qualità e sostanza. In attacco invece, oltre a Vardy, anche Moumbagna è lontano dal top, mentre Sanabria finora non è mai andato nemmeno vicino al gol. Insomma, la produzione offensiva dei grigiorossi, tolti i lampi di classe targati Vazquez, latita. E nelle prossime due trasferte contro Como e Inter il livello degli avversari si alzerà inevitabilmente. Alessandro Stella
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