LUCA TALOTTA
Sport

Milan volta pagina, Piatek: "Tanti gol con Cutrone. Sono nato pronto"

Carica Gazidis: "Con questa società si potranno fare grandi cose"

Krzysztof Piatek (LaPresse)

Milano, 25 gennaio 2019 -  «Al Milan resta chi ha voglia». È deluso Leonardo per l'addio di Higuain. Lui sul centravanti argentino aveva creduto molto, era stato il suo colpo. Ma ora c'è Piatek, che forse non avrà l'appeal del Pipita ma di certo ha molto altro: «Perché noi abbiamo bisogno di gente che abbia voglia di essere coinvolta nel progetto», ha ribadito Leonardo. E lui, Piatek, ha subito risposto: «Io sono nato pronto. E voglio giocare in Champions con il Milan». Il matrimonio tra il Pistolero e i rossoneri appare nato sotto i migliori auspici ma nel calcio di oggi guai a farsi trascinare dai facili entusiasmi. Anche Higuain, in quel 3 agosto giorno della sua presentazione, era apparso coinvolto dal progetto. Di certo lui da piccolo però non aveva l'asciugamano del Milan: «E' una foto vera, quando ero giovane ero un tifoso rossonero – ricorda ancora Piatek – era il mio sogno giocare qua. Ed essere seduto vicino a leggende come Maldini e Leonardo è un grande onore. Potrei dire qualsiasi cosa qui, ma preferisco il campo». Che lo metterà subito di fronte ad una sfida impegnativa, visto che domani a San Siro (ore 20.30) arriverà il Napoli del connazionale Milik. Per l'occasione previsti oltre 60mila spettatori, aperto anche il terzo anello: «E' in ottima forma – ammette Piatek, che aggiunge – posso giocare anche con un secondo attaccante al mio fianco. Cutrone? Vorremmo segnare molti gol insieme». Di certo il gruppo che si sta creando, dopo gli arrivi di Paquetà e Piatek, è molto giovane: «Li vogliamo giovani e talento – precisa Maldini – il mercato In rosa abbiamo tanti giocatori, vedremo a fine gennaio quanti saremo». Tra i partenti Laxalt e Halilovic, che potrebbero finire in prestito al Bologna, mentre Simic è già stato dato in prestito al Frosinone e Antonio Donnarumma è già dell'Olympiacos: «Sul mercato siamo tra quelli che hanno fatto di più – ricorda Leonardo – sono arrivati due giocatori importanti, non solo per il presente, ma anche per il futuro. Ora dobbiamo capire se potremo fare altro, ma già con Piatek e Paquetà la rosa è competitiva».

I nomi  che circolano sono quelli di Baselli, Sensi, Tonali, Bergwijn e Diawara; e se in attacco non dovrebbero esserci altre novità («Piatek avrà la maglia numero 13, la 9 se la deve conquistare» ha riferito un Leonardo per nulla scaramantico), c'è anche chi lavora per dare al Milan un nuovo stadio: «San Siro? Stiamo valutando alternative – l'ammissione dell'ad Gazidis – la nostra proprietà è molto forte e quindi possiamo fare cose molto eccitanti». Tradotto: i soldi ci sono. Dobbiamo solo capire come potremo spenderli, anche sul mercato: «Dobbiamo ricostruire una squadra a lungo termine – ha concluso Gazidis – serve grande disciplina, non prenderemo solo giocatori giovani, ma anche di esperienza. Dobbiamo rispettare quello che ci viene imposto dalla Uefa ma siccome abbiamo presentato appello contro la sentenza, finché non ci sarà un giudizio sul ricorso non sapremo i paletti e le restrizioni. E in questa fase la Uefa non deve benedire tutto quello che facciamo. Noi vogliamo rispettare il Fair Play Finanziario, ma ci deve essere un percorso, per un club come il nostro che vuole tornare in alto».