MICHAEL CUOMO
Sport

Palladino avverte il Monza. "Salernitana ancora viva. Serve concentrazione e un’altra grande prova»

La vittoria sul Milan ha caricato l’ambiente, ma il tecnico chiede attenzione "Sono stato chiaro con i ragazzi: se con i rossoneri abbiamo fatto due passi avanti contro i campani rischiamo di farne tre indietro. E sarebbe un vero peccato".

"Salernitana ancora viva. Serve concentrazione e un’altra grande prova"

"Salernitana ancora viva. Serve concentrazione e un’altra grande prova"

Raffaele Palladino è molto legato al concetto di famiglia. Non solo per il legame con i propri affetti, che oggi saranno al completo all’Arechi per sostenerlo da vicino, ma per come interpreta la sua quotidianità a Monzello. "Vivo ogni istante della mia vita lavorando per migliorare me stesso, il mio staff, i miei calciatori", dice. Famiglia, quindi, è quello che sente parlando della sua squadra, famiglia è il senso di responsabilità che nutre verso il club che lo ha lanciato, e che da un anno e mezzo vede in lui il professionista migliore per crescere. Fin qui è successo, fuori e dentro il campo, e gli ultimi passi sono proprio quelli che fai in avanti quando sei capace di battere con 4 gol il Milan, in una partita così piena di significato per tutto l’ambiente.

Ma il calcio è così: ti fa andare in alto fin sulle nuvole, facendoti correre poi il rischio di sentire ancora più dolorosa un’eventuale caduta. La prossima trappola è la Salernitana, che guardi la classifica e devi scendere fino all’ultima posizione per trovarla, ma che se allarghi il focus ti rendi conto che ha giocatori di grande esperienza, ha un ambiente che può trascinare e che, essendo oggi ostile per i risultati scadenti, può essere arma in più per il riscatto di una squadra fresca anche di nuova guida tecnica. Insomma: alla voce "insidia nel calcio" ci sono tutti termini accostabili all’avversario di oggi del Monza.

Lo sa bene Palladino: "Credetemi, non è una frase fatta: quella di oggi è più difficile della scorsa partita. E sono stato chiaro con i miei calciatori: per dare valore a quanto fatto contro il Milan c’è bisogno di una grande prestazione a Salerno - dice a chiare lettere l’allenatore monzese -: se con il Milan abbiamo fatto due passi avanti, senza prestazione e punti contro la Salernitana rischieremmo di farne 3 indietro, e sarebbe un peccato".

Anche studiare il collega non è stato facile: l’unico esempio granata è l’apparizione incolore di Milano San Siro, sponda Inter, quindi nessun incrocio tra i brianzoli e il tecnico e nemmeno contro Palladino.

Tuttavia è Liverani che spesso si è visto a Monza per osservare da vicino le idee di calcio dell’allenatore brianzolo, reduce da una delle interpretazioni tattiche più convincent domenica scorsa: "Abbiamo analizzato come sempre la partita, trovando tante cose positive e belle. Devo migliorare molto, ma sono affamato, motivato, ambizioso e amo questo lavoro alla follia: mi sento sempre di dover dare il 110 per cento".

Dare, avere: questo è quello che chiede anche ai suoi in una partita dove ogni dettaglio può essere determinante e fare la differenza.

"Dipende tanto da noi - è sicuro l’allenatore -: dalla mentalità, dall’approccio, dal rispetto nei confronti di chi avremo di fronte: una squadra viva, che vuole fare punti, e noi dovremo avere il coltello tra i denti in un ambiente complicato. Dare valore alla nostra ultima vittoria vorrebbe dire rispondere in modo maturo". Vorrebbe dire mantenere la vetta della parte destra della classifica, avvicinare il Torino e mantenere una media quasi perfetta contro chi sta dietro. Vorrebbe dire, insomma, dare un altro senso positivo a una stagione che, a Monza, sembra proprio abbia ancora molto da dare.

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