REDAZIONE SPORT

Galliani: "Ribery al Monza? Se andremo in serie A ci penseremo"

I biancorossi al momento sono al secondo posto in serie B. L'amministratore delegato sogna un altro colpaccio di mercato dopo Boateng e Balotelli

Franck Ribery

Monza, 3 febbraio 2021 - "Ribery al Monza in caso di promozione in serie A? La storia di Ribery nasce da un'amicizia profonda che c'è tra Boateng e Ribery, figuriamoci se uno scaramantico come me sta pensando alla serie A. Nel caso ci penseremo questa estate a Ribery. Il Monza è costretto a fare questi colpi di mercato, ma non vogliamo sprecare denaro o altro". Sono le parole dell'ad del Monza, Adriano Galliani, sull'ipotesi dell'arrivo del francese in caso di promozione. "Se hai una struttura consolidata come per esempio noi al Milan, puoi permetterti di fare un mercato ragionato. Qui se vuoi cambiare categoria devi cambiare tutto l'organico, ecco perché così tanti colpi. Le altre squadre sono stabili: Empoli e Spal sono squadre che sono sempre state tra la serie A e la serie B, il Monza invece tra la C e la D. Queste sono cose che non riesco a spiegare ai giornali: non è che sprechiamo denaro, ma se io avessi avuto l'organico dei nostri competitor in questo momento non avrei fatto tutte queste operazioni di mercato".

L'amministratore delegato brianzolo nonn nasconde certo le ambizioni: "Certamente il progetto prevedeva la promozione dalla C alla B e poi dalla B alla A. In questo momento, avendo la miglior differenza, siamo secondi e saremmo in serie A dopo venti giornate. Però ora non conta, l'importante è esserci dopo la trentottesima partita. Noi speriamo di regalare alla città dove io sono nato e al club di cui sono stato vicepresidente e uno dei proprietari dal 1975 al 1985 la gioia di raggiungere la Serie A, cosa mai successa dal 1912, data di nascita del club". Sul calcio che cambia poi Galliani ha detto: "Credo che in un calcio in cui i numeri sono diventati così grandi gli investitori non potranno che venire dai Paesi molto più ricchi di noi, che sono il Nord America e l'Asia. Negli ultimi cinque anni nessun club dei grandi Paesi è stato comprato da investitori locali".