
Nicola Brienza, il coach di cantù
"Finalmente si è chiusa la stagione regolare e ci prepariamo a giocare i playoff". La sconfitta con Vigevano non ha fatto male, Nicola Brienza pensa già alla post-season. E non potrebbe essere altrimenti in casa Cantù. Per la prima volta i brianzoli si presentano alla post-season da assoluti favoriti, senza un’avversaria inarrivabile, come era stata Trapani un anno fa. Udine è già nella massima serie, ora non ci sono più scuse. L’obiettivo della dirigenza è il ritorno in A: lo merita una piazza storica, per quanto ancora in attesa di una casa stabile dopo la demolizione del Pianella. E allora playoff sia, aspettando le ultime protagoniste. La settimana è quella del play-in: in gioco avversarie pericolose come Pesaro (dilaniata da uno scontro con la tifoseria non solo verbale), Brindisi (guidata dall’ex Bucchi, ma con tanti infortunati), Verona e Fortitudo Bologna (in flessione). Cantù attende proprio la vincente che uscirà dal gruppo con Effe, VL e Torino, nello stesso lato del tabellone con la seconda lombarda in gioco, l’Urania. I milanesi hanno chiuso in settima posizione, evitandosi la prima fase e blindando il confronto con Rieti. Non c’è pressione su Alessandro Gentile e compagni, però c’è il potenziale per fare bene. Non come Cantù, dove tutti sono in discussione. Nicola Brienza in primo luogo, lui che è arrivato in estate dopo il premio di allenatore dell’anno in LBA. Un solo obiettivo, vincere. Forse, davvero, il più grande avversario potrebbe arrivare subito, dal 10 o 11 maggio: la Fortitudo dell’ex Varese Caja.
Alessandro Luigi Maggi
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