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L’Atalanta domani con il Torino. La Dea scommette su Scamacca. Può diventare un bomber da 20 gol

Sotto la guida di Gasperini sta mettendo le basi per il grande salto di qualità. Un cannoniere predestinato.

La Dea scommette su Scamacca. Può diventare un bomber da 20 gol

Un bomber per due maglie. Nelle ultime apparizioni Gianluca Scamacca ha segnato e fatto bene con l’Atalanta per la gioia di Gasperini, che lo allena ogni giorno, e di Spalletti, che lo ha seguito dalla tribuna del Gewiss, dopo averlo riportato al centro dell’attacco dell’Italia. Sei gol con Gasp, cinque in serie A e uno in Europa League, un settimo gol, il suo primo in azzurro, a ottobre a Wembley alla sua prima con il nuovo ct di Certaldo. Le fortune della Dea nerazzurra nella rincorsa al quarto posto e alla finale europea di Dublino, e quelle azzurre in estate agli Europei, sono legate all’esplosione definitiva di questo bomber, predestinato. Che a Bergamo sta mettendo le basi per il grande salto di qualità.

Del resto in maglia Atalanta è iniziata la galoppata nel 1995 del 22enne Bobo Vieri e l’anno dopo del 23enne Filippo Inzaghi, addirittura capocannoniere con la Dea con 24 reti: i due ex atalantini avrebbero fatto coppia insieme ai Mondiali 1998 e 2002 e SuperPippo avrebbe poi vinto quelli del 2006. Sotto la Nord hanno esultato negli anni altri bomber di razza, come German Denis, fino ad arrivare ai tempi gasperiniani al tandemcolombiano Zapata-Muriel, che dal 2018 al 2021 garantiva mediamente 40 gol in coppia, con punte di 23 a testa negli anni migliori. Lo scorso anno la meteora Hojlund, con 9 gol in quattro mesi da gennaio a maggio e una cessione da 75 milioni allo United.

Ora è il turno di Scamacca, cannoniere nerazzurro con 6 gol, ma con l’obiettivo realistico di triplicare questa cifra entro giugno. L’Atalanta ha investito forte su di lui, strappandolo a Roma e Inter, con la decisiva volontà del ragazzo di venire a Bergamo, con un investimento importante da 30 milioni. Un investimento appunto, perché Scamacca, classe ‘99, in estate potrebbe valerne una cinquantina di milioni. Nel suo primo anno in A, 21enne, con il Genoa, impattò con 8 gol, la stagione successiva al Sassuolo raddoppiò le reti arrivando a 16.

A Bergamo può farne di più e Gasp dichiaratamente lavora per questo, per farlo crescere tatticamente e tecnicamente, a livello di movimenti e continuità, per sfruttare le sue doti naturali, la forza fisica e la potenza balistica, per finalizzare il gioco della sua Atalanta votata alla filosofia offensiva. Ma non solo: Gasp vuole che Scamacca usi di più la testa. "Deve sfruttare di più il gioco aereo", ha spiegato riferendosi ai 195 centimetri dell’ariete romano e ad una Dea che con i vari Zappacosta, Hateboer e Ruggeri dalle fasce, e Koopmeiners da dietro, sforna cross che attendono solo l’incornata del bomber. Fabrizio Carcano