MATTIA TODISCO
Sport

"Io, ragazzo fortunato». La Mitica vola ai Mondiali: "Porto a Dresda il sorriso di chi ha vinto la leucemia»

Giacomo Terranova tra i 59 atleti azzurri presenti ai Giochi per trapiantati "Ho superato operazioni e un tumore, sogno un trionfo per la mia famiglia. Serve informazione: soltanto nel 2025 abbiamo trovato 24 nuovi donatori".

Giacomo Terranova tra i 59 atleti azzurri presenti ai Giochi per trapiantati "Ho superato operazioni e un tumore, sogno un trionfo per la mia famiglia. Serve informazione: soltanto nel 2025 abbiamo trovato 24 nuovi donatori".

Giacomo Terranova tra i 59 atleti azzurri presenti ai Giochi per trapiantati "Ho superato operazioni e un tumore, sogno un trionfo per la mia famiglia. Serve informazione: soltanto nel 2025 abbiamo trovato 24 nuovi donatori".

L’aereo per Dresda partirà presto questa mattina. Giacomo Terranova, capitano della “Mitica - Nazionale guariti dalla leucemia“, ci salirà col ginocchio destro ancora ballerino, conseguenza di una recente operazione. Sarà uno dei 1513 atleti (59 italiani) attesi in Germania per la 25esima edizione dei Summer World Transplant Games, i Giochi Mondiali estivi per atleti trapiantati. Alla sfilata odierna, che apre la manifestazione, oltre 50 nazioni rappresentate. Poi cominceranno le gare vere e proprie, fino al 24. La Lombardia, la regione più “presente“ d’Italia, darà alla nazionale 10 atleti e nella squadra iscritta al torneo di calcio a 6 ci sarà anche il 56enne capitano de La Mitica, insieme ad altri componenti dell’associazione che da anni si occupa di promuovere eventi per la sensibilizzazione sull’importanza delle donazioni. Confluiranno nel gruppo gestito dall’Aned, l’Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto, che guida la spedizione. "Questi Giochi non potevo proprio perdermeli", dice Giacomo, a cui la vita ha presentato ostacoli alti, superati con slancio e un sorriso che le peripezie del percorso non hanno spento.

L’elenco è lungo.

"Partiamo dal lontano 1984. Da persona molto scrupolosa, mia madre mi fa sottoporre a una serie di esami. Il risultato è che mi diagnosticano una leucemia mieloblastica. Se non faccio un intervento, dicono i medici, ho due mesi di vita e in ogni caso non più del 10% di possibilità di superarlo. Mio fratello Christian, allora 3 anni, diventa il più piccolo donatore di midollo osseo al mondo. E mi salvo".

Primo step superato, ma ne arrivano altri.

"Undici anni dopo mi asportano la tiroide per via di un tumore alla gola, faccio tutte le cure e metto alle spalle anche quello. Ancora, tre anni fa, mi trovano la valvola aortica chiusa dell’82%. Altra operazione. L’ultima è di poche settimane fa, al ginocchio. Ho fatto tanta fisioterapia. Come ho detto: non potevo mancare".

A questi Giochi ha già partecipato in passato?

"Nel 2019 a Newcastle, abbiamo portato a casa la medaglia di bronzo. Mi piacerebbe almeno “pareggiarla“, se non fare qualcosa in più. Vorrei dedicare un successo a mia moglie Sonia, mia figlia Marta e mio fratello Christian, senza il cui sostegno non sarei qui".

Primi avversari da giovedì prossimo, nel girone con India, Polonia e Inghilterra.

"È uno dei due raggruppamenti da quattro presenti al torneo. Chiaramente c’è un obiettivo che è al di sopra di tutto ed è quello di lanciare un grande messaggio a tutti quelli che hanno passato la stessa cosa. Io dico sempre che mi ritengo la persona più fortunata del mondo, perché ce l’ho fatta".

Chiusa l’esperienza a Dresda, torneranno gli eventi con La Mitica.

"Già dal 7 settembre, quando saremo al Parco della Preistoria a Rivolta d’Adda. Gireremo come sempre nei reparti di oncoematologia pediatrica degli ospedali, dove ci sono bimbi di pochi mesi con leucemie e linfomi. Per i genitori è importante conoscere chi è guarito. La medicina migliore per questi bimbi è vedere mamma e papà che sorridono, ma non è facile per loro. Noi proviamo a fare la nostra parte, col nostro simbolo del leoncino sul petto. Solo nel 2025 abbiamo fatto 23 eventi e trovato 24 nuovi donatori di midollo osseo. Vuol dire poter salvare altrettante persone. Per noi la vera vittoria è quella".

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