GIULIO MOLA
Sport

Inter sconfitta dal PSG: 5-0 nella finale di Champions League

L'Inter subisce una pesante sconfitta dal PSG nella finale di Champions League, perdendo 5-0. Barella e Hakimi commentano.

L'Inter subisce una pesante sconfitta dal PSG nella finale di Champions League, perdendo 5-0. Barella e Hakimi commentano.

L'Inter subisce una pesante sconfitta dal PSG nella finale di Champions League, perdendo 5-0. Barella e Hakimi commentano.

dagli inviati e Mattia Todisco

Per smaltire una delusione così è normale che serva tempo. Per la finale persa, per come è arrivata, con un 5-0 che è il maggior divario di sempre in un atto conclusivo della Champions League. I giocatori dell’Inter assistono alla festa del Paris Saint-Germain direttamente dal terreno di gioco, a capo chino. Vanno a salutare i 18mila tifosi che hanno scelto di dare fiducia alla squadra, mentre Piero Ausilio accorre subito ad abbracciare e consolare Simone Inzaghi.

Tra i primi a parlare per la squadra c’è Nicolò Barella. "Mi verrebbero da dire parolacce, ma cerco di trattenermi - dice a caldo il vice capitano nerazzurro a Sky Sport -. C’è tanto dispiacere perché l’immagine che rimane di questa finale un po’ cancella il percorso. Nel calcio, come nella vita, rimangono le battute finali, ma io sono super orgoglioso della squadra e di quello che ha messo in campo. Poi rimangono i trofei, purtroppo. Sono super felice di far parte di questo gruppo, che ha spinto al massimo. Complimenti al PSG, sono stati più forti in tutto. Fa male, dispiace a tutti. Ma il calcio è così, a volte gli schiaffi arrivano. Bisogna riprendersi, rimboccarsi le maniche e cercare di riportare l’Inter dove merita di stare. Abbiamo sempre spinto al massimo in questa stagione, in tutte le competizioni, non è arrivata la vittoria, ma io sono orgoglioso del lavoro fatto".

La dura sconfitta sicuramente riporta a galla la questione dell’insegumento a tutti i trofei disputati, dalla Coppa Italia in cui si è usciti in semifinale, al campionato perso per un punto all’ultima giornata fino alla Champions League con il 5-0, larghissimo, della finale. "Se il PSG ha avuto più energia? È verissimo - commenta ancora Barella - La stanchezza non è però una scusa in una finale. Il più grande dispiacere è quello, loro hanno voluto di più la vittoria. È mancato il cuore, nella partita più importante. Non ci sono cinque gol tra noi e loro, abbiamo anache alzato i giri nel secondo tempo, ma abbiamo lasciato campo e loro hanno sfruttato tutte le occasioni. Nel calcio semplicemente ci sono momenti in cui vinci e sembri un campione e momenti in cui le cose non vanno bene, quest’anno per noi è stato così nella parte finale della stagione. Dal campo la percezione è che sono stati più forti, non so se è una questione psicologica o fisica, la verità è che abbiamo sofferto in tutte le fasi e questo è il succo". Ora la parola d’ordine è ripartire, pur da una sconfitta così pesante. "C’è grandissimo dispiacere, ma come abbiamo sempre fatto cercheremo di rialzarci. Non bisogna nascondersi, la gara è stata a senso unico. Dobbiamo lavorare, è l’unico modo per reagire a questa serata", dice ancora Barella.

Di umore ovviamente diverso Achraf Hakimi, il grande ex della partita che non ha tradito. Di più, ha aperto le marcature nel trionfo parigino, chiedendo poi a lungo perdono ai suoi vecchi tifosi, avendo segnato proprio a pochi metri dalla curva che conteneva i 18mila sostenitori interisti allo stadio. "Quando sono arrivato qui, l’obiettivo era vincere la Champions, fare la storia - dice a Sky Sport l’esterno marocchino direttamente dal terreno di gioco, pochi secondi dopo la fine della partita contro alcuni compagni dell’avventura nerazzurra -. I tifosi meritano tutto questo. Io il terzino migliore al mondo? Non devo dirlo io, mi piace giocare a calcio e far divertire la gente. A dirlo devono essere loro".

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