
Dall’amaro al dolce, per tornare all’amarognolo. Cristian Chivu incamera altri segnali dall’Inter-bis. Fino a poco dalla fine. Si rivede il...
Dall’amaro al dolce, per tornare all’amarognolo. Cristian Chivu incamera altri segnali dall’Inter-bis. Fino a poco dalla fine. Si rivede il carattere già emerso a Montecarlo nell’andare a riprendersi una partita nata maluccio, anche per merito di un Monza tutt’altro che vittima sacrificale. Poi il patatrac a un minuto dalla fine e il 2-2. Ai rigori, poi, decide la parata di Martinez e l’ultimo tiro dal dischetto di Thuram.
Inter che parte col piglio del più forte e con le aperture di Asllani. Ma i brianzoli si schiacciano ben bene, prima. Per poi prendersi, altrettanto ben bene, il pallino. La prova nella sfera scodellata al centro da Birindelli e respinta così così da Dimarco: tocca a Carlos Augusto murare la sberla di Caprari. Biancorossi in campo con diversi lussi per la cadetteria: Izzo, Pessina, Mota Carvalho, Colpani ad esempio. E Inter sempre senza Frattesi, senza Bisseck e Zielinski (rientro slittato per precauzione), senza Calhanoglu, Dumfries e Zalewski (affaticati). Non un alibi, per una prima mezz’ora soprattutto monzese.
Fino al guizzo targato Bonny: finta e destro a incrociare, alto. Pura illusione nerazzurra: passa il Monza invece. Caprari apre, Ciurria chiude, la difesa di Chivu è quasi immobile e complice: 1-0 al 32esimo. Messaggi (timidi) di ripresa, poi, sull’asse Sucic-Luis Henrique. Messaggi soprattutto, e ancora, da Bonny: carica a testa bassa, palla sull’esterno della rete. Per il pari, però, serve l’autogol di Birindelli che incorna nella propria porta un cross di Dimarco (46’).
Niente cambi all’intervallo. Ma l’Inter cambia, palleggia in ampiezza, sale con più forza. in ampiezza. E cala l’asso. Asllani sventaglia, Luis Henrique appoggia, Darmian calcia. Sulla traiettoria, Pio Esposito: Izzo gli si appiccica, ma non basta. Colpo di tacco e 2-1, al settimo della ripresa. Conduzione, a seguire. Con certezze (quasi) ritrovate. Quelle che Chivu vuole ricostruire, dopo l’amarissimo epilogo dell’era Inzaghi. Venti minuti, nel finale, per come Pavard, Acerbi, Bastoni, Barella, Thuram e Lautaro. Conduzione appartente: Azzi fa 2-2. Poi i rigori.
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