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Dopo la sconfitta contro Cremona. Varese sempre più giù. Bialaszewski nei guai

La Pallacanestro Varese sta attraversando un momento difficile dopo la sconfitta contro Cremona. Il coach Bialaszewski promette di aumentare gli sforzi per migliorare, ma la prossima partita contro Brindisi diventa cruciale. La situazione è complicata anche per il roster non adatto al credo di Luis Scola.

Varese sempre più giù. Bialaszewski nei guai

La Pallacanestro Varese sta attraversando un momento difficile. Dopo la recente sconfitta interna contro Cremona per 75 a 68, il clima si è fatto teso. Nonostante l’assenza di giocatori chiave come Librizzi e McDermott, la squadra non è riuscita a imporsi nel derby lombardo. La prestazione difensiva è stata definita dal coach Tom Bialaszewski come una delle migliori della stagione, ma non è stata sufficiente per ottenere la vittoria: "Una brutta sconfitta faccio fatica a mettere insieme le parole, posso dire che abbiamo fatto una partita difensiva di spessore ma non è bastato. Abbiamo fatto un grosso sforzo in difesa, solitamente questo lavoro dovrebbe portare più rimbalzi ma questo non è successo. Quando abbiamo costruito qualche cosa di buono non abbiamo segnato".

L’allenatore, al suo primo anno come capoallenatore di Varese dopo essere stato assistente di Ettore Messina all’Olimpia Milano, si trova ora nell’occhio del ciclone. Al termine della partita, i fischi dei tifosi presenti a Masnago hanno manifestato la loro insoddisfazione. Bialaszewski ha espresso il suo dispiacere per la situazione, promettendo di aumentare gli sforzi per migliorare: "Non sono certamente contento, siamo qui per dare il massimo, raddoppieremo gli sforzi".

Con Varese ora a soli quattro punti dalle ultime due posizioni in classifica, la prossima partita contro Brindisi diventa cruciale. La squadra deve trovare il modo di tornare alla vittoria, per non rischiare di aggravare ulteriormente la situazione e mettere in discussione la posizione di Bialaszewski. Ma è il roster che non pare adatto a rispecchiare, a differenza di un anno fa, il credo di Luis Scola, ovvero un run&gun spinto, che peraltro sta tagliando fuori dal gioco anche il centro Cauley-Stein. Ovvero l’investimento più pesante dell’estate.

Alessandro Luigi Maggi