ANDREA FACCHINETTI
Sport

Cecchinato è tornato, Milano è sua. Batte Prizmic e si prende l’Aspria

Vince un torneo dopo quasi tre anni superando il numero uno del tabellone: "Ho ritrovato passione"

Marco Cecchinato, 32 anni, ha disputato una semifinale del Roland Garros nel 2018

Marco Cecchinato, 32 anni, ha disputato una semifinale del Roland Garros nel 2018

Torna finalmente il sorriso sul volto di Marco Cecchinato al termine della 19esima edizione dell’ASPRIA Tennis CupTrofeo BCS (91.250 € di montepremi) che restituisce al 32enne siciliano una vittoria sul circuito challenger a distanza di quasi tre anni dall’ultimo titolo. Il campo centrale dell’Harbour Club di Milano gli ha consegnato il successo numero 7 della carriera (a cui si aggiungono i trionfi ben più importanti sul circuito maggiore di Santa Margherita di Pula 2020 e Parma 2021). Marco lo ha fatto alla maniera di una volta, con la voglia che gli consentì nel 2018 di arrivare sino alla semifinale del Roland Garros, superando un avversario come Dino Prizmic che probabilmente sta vivendo il periodo migliore della carriera. Il croato si è presentato a Milano sulla scorta di due successi consecutivi a Zagabria e Bratislava ed è sceso in campo in finale con una striscia aperta di 14 vittorie di fila.

Cecchinato non si è fatto condizionare, chiudendo la contesa per 6/2, 6/3 in 1h45’. Dopo un primo set filato via liscio sulla scorta di due break, a incanalare definitivamente la partita è stato l’ottavo gioco del secondo parziale, in cui l’italiano ha cancellato ben quattro palle break che avrebbero potuto allungare pericolosamente la sfida e rimettere in gioco il primo favorito del tabellone. Invece l’azzurro ha addirittura chiuso nel gioco successivo, strappando nuovamente la battuta a Prizmic. Il siciliano guadagnerà oltre 130 posti in classifica mondiale per risalire al n°300.

Ad aiutarlo è stato certamente il fatto di tornare ad allenarsi questa settimana proprio con il cugino Francesco Palpacelli: si unisce al team di Max Sartori che lo segue da qualche anno. "L’anno scorso è iniziato un processo lungo – spiega –, ho avuto un brutto infortunio e mi sono fermato per cinque mesi. Nel 2025 mi sono voluto prendere un anno intero per ritrovare una certa classifica. Avevo iniziato l’anno con un coach, le cose non sono andate bene e così Francesco mi seguirà da qui a fine anno, sempre appoggiandoci a Max Sartori a Vicenza. È diventata una sfida personale, anche perché ho raggiunto tutti i sogni che avevo da piccolo. Palpacelli mi seguì quando vinsi a Milano nove anni fa, per me è come un fratello. Mi sta facendo il lavaggio del cervello, non devo pensare al passato, questa deve essere una seconda carriera in cui lottare ogni partita, soprattutto contro avversari che un tempo battevo, ma che oggi richiedono un gran livello per essere superati. Ho ritrovato la passione per il tennis, qualcosa che ultimamente mi era mancata".

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