Protagonisti in nerazzurro, out in azzurro. È il paradosso dei millennials d’oro dell’Atalanta, il portiere romagnolo Marco Carnesecchi e il laterale milanese Raoul Bellanova (e si potrebbe aggiungere anche il loro coetaneo Marco Brescianini, rientrato però da un infortunio), decisivi nell’Atalanta seconda in classifica con una striscia di sei vittorie consecutive in A e un filotto di otto vinte e due pareggiate nell’ultimo mese e mezzo.
Dea che, sulla carta, dovrebbe rappresentare mezza nazionale tra qualche mese, con i rientri di Scalvini e Scamacca, e altri italiani quali Zaniolo, Brescianini e l’emergente Ruggeri, ma che in questa tornata ha portato in azzurro solo il cannoniere Retegui. Fuori a sorpresa Bellanova che pure Spalletti ha sempre chiamato in questo 2024, Europei inclusi, iniziato con la maglia del Torino e proseguito da fine agosto a Bergamo. Fuori ancora Carnesecchi, che dopo la convocazione per la tournée americana di marzo è sparito totalmente dal radar azzurro.
Il 24enne portiere riminese, nelle gerarchie spallettiane, è dietro Meret e Vicario, anche se per molti addetti ai lavori è il naturale vice di Donnarumma, il predestinato, avendo anche difeso i pali dell’Under 21 da titolare nel quadriennio tra il 2018 e il 2022. Questione di tempo, forse, per rivederlo in nazionale. Intanto Carnesecchi, lanciato da Gasperini da titolare lo scorso dicembre, sta chiudendo un 2024 prodigioso: parate decisive, anche spettacolari, nello scorso girone di ritorno e nella galoppata fino alla finale di Coppa Italia. Da agosto Carnesecchi - fuori solo alla prima per far giocare Musso in ottica mercato - non ha saltato un minuto, debuttando con autorevolezza anche in Champions dove in quattro gare non ha ancora preso una rete. In campionato, dal 28 settembre, è diventato quasi un miraggio trafiggerlo: a partita vera ci sono riusciti Castro del Bologna e domenica Kamara dell’Udinese, entrambi con due missili terra-aria, poi a ottobre sono arrivati due gol incassati sul 5-0, con la difesa ormai sotto la doccia, da Ekathor del Genoa e da Sarr del Verona. Per il resto, solo parate: domenica ha salvato il risultato su una doppia conclusione di Lovric e Davies, poi su Thauvin.
Le respinte di Carnesecchi contro l’Udinese hanno tenuto in partita l’Atalanta sotto 0-1 fino al 55’, poi ci ha pensato Bellanova: due discese irresistibili a destra per regalare un assist al bacio per il piattone facile di Pasalic e cinque minuti più tardi un analogo assist deviato in porta dal bianconero Touré. Per il laterale 24enne di Rho stagione iniziata benissimo: alla prima con il Torino un gol e un assist contro il Milan, poi tre assist con l’Atalanta con cui ha pure segnato in Champions contro lo Shakthar. Mancato profeta in patria, Bellanova, cresciuto nel Milan ma senza debuttare in prima squadra, passato due anni fa all’Inter, e ora esploso a Bergamo.
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