
Massimo Cellino al Rigamonti in una delle gare casalinghe di questa stagione: il presidente non era allo stadio contro la Reggiana
Sul campo il Brescia ha conquistato una salvezza più che sofferta, ma quale sarà il suo futuro? La permanenza in Serie B ha solo indirizzato verso la società biancazzurra qualche raggio di luce, ma il cielo sopra il Brescia Calcio FC rimane coperto da nubi. Punto fondamentale di tutta la partita è cercare di capire quali siano le intenzioni del presidente Massimo Cellino, che ieri pomeriggio ha fissato una riunione del Cda per tirare le somme a fine stagione e tracciare un punto della situazione in chiave futura.
Nei giorni scorsi si è diffusa la voce secondo cui il patron potrebbe anche decidere di non iscrivere la squadra al prossimo campionato. Uno scenario, a dire il vero, piuttosto remoto, ma, in ogni caso, bisogna comunque rimarcare che le prossime saranno ugualmente giornate decisive per il futuro del Brescia, visto che il 6 giugno si dovrà presentare la domanda di iscrizione e pagare gli stipendi.
Al di là dell’incertezza sulle prossime mosse, rimane indiscutibile la frattura che si è creata tra l’ambiente bresciano e il presidente Cellino, che, non a caso, dopo tutte le contestazioni subite, non ha raggiunto il Rigamonti in occasione della sfida decisiva con la Reggiana. In questo periodo così difficile, il massimo dirigente biancazzurro non ha particolare voglia di parlare, ma ha ammesso la sua intenzione di vendere la società e di sperare di poter chiudere il prima possibile la trattativa, magari già in settimana ("Il primo che passa si prende la società", ha sintetizzato l’imprenditore sardo).
Ma il nodo della questione rimane un altro. A Brescia, infatti, si sta parlando da mesi di cordate di imprenditori (locali e stranieri, fondi compresi) che stanno cercando di unire le forze per rilevare il Brescia Calcio, ma se si tratti di progetti realizzabili e basati su dati concreti è un punto interrogativo.
I nomi che rimangono in prima fila sono quelli ormai soliti di Daniele Scuola (DAC) e, più defilato, Tommaso Ghirardi, ma le loro intenzioni sono già sul punto di trasformarsi in proposte concrete a Cellino? In questa intricata vicenda c’è un ulteriore elemento da prendere in considerazione, visto che nell’ultimo periodo le sorti del Brescia Calcio si sono trasformate in una questione politica, con la sindaca Laura Castelletti che, attaccata anche dalle opposizioni di centrodestra, si è mostrata più vicina alla squadra della città. L’ottimismo porta a pensare che questo possa diventare l’ago della bilancia in grado indirizzare il futuro del Brescia verso la ripartenza.
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