Morto Franco Casalini: il ricordo di Ettore Messina, suo erede con l'Olimpia Milano

Il tecnico di Catania rende omaggio al collega scomparso: "Da debuttante mi regalò l'All star game"

Franco Casalini con Dino Meneghin e Mike D'Antoni

Franco Casalini con Dino Meneghin e Mike D'Antoni

Se n'è andato un signore. La notizia della morte improvvisa di Franco Casalini, coach di basket e commentatore in tv, dopo l'addio alla panchina, ha sollevato un'ondata di commozione nel mondo della palla a spicchi. I numerosi ricordi che circolano in rete sottolineano lo stile, la pacatezza e la competenza del tecnico. Preparato e colto, la sensazione è che Casalini avrebbe potuto raccogliere di più in una carriera in cui, comunque, l'allenatore nato a Milano poteva dire di aver sollevato l'ultima Coppa dei Campioni vinta dal club biancorosso, nel 1988 in finale con il Maccabi Tel Aviv.

Il ricordo di Ettore Messina

Un omaggio commosso è arrivato dal suo erede sulla panchina dell'Olimpia. Ettore Messina, vincitore con i milanese dello scudetto e della Coppa Italia quest'anno, ha voluto dedicare un pensiero a Casalini, riportato sul sito della squadra di proprietà di Giorgio Armani. "Nel mio primo anno da capo allenatore nel 1989, Franco Casalini era un coach giovane ma già affermato - scrive Messina - Oltre che lo storico e famoso assistente di Dan Peterson nella Milano degli anni ‘80, aveva già dimostrato tutte le sue qualità di allenatore vincente. Aveva vinto subito la Coppa dei Campioni nel 1988 dopo la Coppa Intercontinentale". Era la grande Olimpia che spadroneggiava in Italia ed era ai vertici in Europa, "ma ripetersi è stata un’impresa - prosegue il tecnico nativo di Catania - e lui aveva anche sostituito alcuni elementi della vecchia guardia come Gallinari e Franco Boselli con giocatori più giovani come Aldi e Montecchi, dando più spazio al giovanissimo Pittis. Insomma, per tutti noi giovani coach lui era un modello, era uno che ce l’aveva fatta".

Il premio all'esordiente

Casalini, insomma, era già un tecnico affermato, mentre Messina percorreva i primi passi di una carriera che si sarebbe rivelata lastricata d'oro. Sedeva sulla panchina di una delle principali rivali dell'Olimpia Milano, la Virtus Bologna superata quest'anno nella finale scudetto. "Quell’anno –  ripeto il mio primo da capo allenatore – Casalini era il campione d’Italia in carica e come tale aveva il diritto di allenare all’All-Star Game - prosegue il coach campione d'italia - Avrebbe potuto scegliere qualunque allenatore per fargli da assistente, scegliere un coach affermato dei tanti che allenavano a quei tempi, gente che meritava riconoscimenti e vetrine. A sorpresa, scelse me. Non me l’aspettavo. Non so perché prese questa decisione, ma l’ho sempre considerato un gesto gentile, nei confronti di un esordiente, che mi colpì molto. Mi diede l’opportunità di conoscere i tanti grandi campioni stranieri che giocavano in Serie A in quella stagione. Gliene sono stato grato per sempre".

Fu l'inizio di un rapporto di stima reciproca. "Così ho conosciuto - prosegue Messina - nell’intimità di una partita, una persona dolce, educata, leale, un allenatore bravissimo e modesto negli atteggiamenti nonostante fosse già Casalini, il più giovane coach italiano ad aver vinto una Coppa dei Campioni, uno che si era fatto anno dopo anno in un club come l’Olimpia. In tutti gli anni successivi, anche quando le nostre strade si sono divise professionalmente, le mie sensazioni del primo momento sono state confermate. Casalini era proprio questo: gentile, leale e – l’ho toccato con mano in questi anni – innamoratissimo dell’Olimpia. Potrò sempre dire, con orgoglio, salutandolo, che è stato bello fargli da assistente, anche solo per una partita".

Il tributo della federazione

Anche i vertici del basket tricolore hanno voluto salutare Franco. "E' morto Franco Casalini. Allenatore dell'Olimpia Milano nell'era Peterson, e di altre squadre in Serie A, fra cui la Virtus Roma, poi commentatore televisivo, aveva 70 anni - si legge in una nota di Federbasket - Commosso, il presidente della FIP, Giovanni Petrucci, è vicino alla famiglia Casalini e ne condivide il dolore".