
Pallone
"Se l’altezza e la capacità di arbitraggio fossero proporzionali, sarei nella rosa della Fifa. Ma no, passo i fine settimana al parco locale a fischiare ad adolescenti indisciplinati". L’argomento è parecchio d’attualità, ironia e dubbi s’intrecciano sui “social“. "Ho arbitrato già una ventina di partite, mi è stato detto che ero troppo basso per essere un arbitro centrale dove chiedono un altezza di 172 centimetri. Che faccio?". Le chat degli arbitri e le pagine in “rete“ a loro dedicate sono piene di domande simili. I più esperti vorrebbero tranquillizzare i colleghi più giovani: "È la cosa più stupida che abbia mai letto, l’altezza è irrilevante. Sono cinque pollici più alto di te, sarai in grado di vedere sostanzialmente le stesse cose che vedo io". Il dibattito continua, ma la “statura“ dei direttori di gara ha aperto altre questioni sui loro comportamenti in campo, come la “cattiveria” arbitrale. Ci sarebbe da sorridere se non fosse che alcuni ricercatori inglesi hanno pubblicato uno studio (su BMC Psychology) riguardante l’atteggiamento dei “fischietti“ in relazione all’altezza e all’età: ebbene, quelli di bassa statura sarebbero più “cattivi” dei colleghi alti come pertiche. Lo studio si è concentrato su una sessantina di arbitri designati in quattro diversi campionati professionistici inglesi, di età compresa tra i 26 e i 53 anni e con un’altezza media di 1,76 metri. Mettendo in relazione l’altezza con i comportamenti punitivi, si è notato che i più bassi sono mediamente più severi e maggiormente propensi ad ammonire. G.M.
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