
Un duello tra il padovano Kevin Varas e Stefano Bonaiti (foto: Alcione Milano)
di Matteo BaconciniSESTO SAN GIOVANNI (Milano)L’Alcione non riesce nell’impresa e cede alla capolista Padova per 0-2: i veneti confermano la propria imbattibilità. Non basta l’ottima prestazione e la generosità dei ragazzi di Cusatis: i biancoscudati dimostrano tutto il loro potenziale, indirizzando la gara già nella prima mezz’ora. Pesano anche le scelte conservative del tecnico orange, con Dimarco lasciato inizialmente in panchina per fare spazio a Ciappellano, mentre Stabile viene dirottato sull’out di sinistra. Ed è proprio il classe 2005, dopo appena venti minuti, a commettere un intervento irregolare su Fusi in area, impedendogli di calciare. L’episodio costa caro: rigore per il Padova ed espulsione per il difensore milanese, tra le proteste e i dubbi della formazione di casa. Dal dischetto, Bortolussi è glaciale e porta avanti i suoi. Nella ripresa, Cusatis cambia: dentro Dimarco e Marconi, fuori Palombi e Samele. L’Alcione passa a una sola punta e, nonostante l’inferiorità numerica, si rende pericoloso dalle parti di Fortin, lasciando però inevitabilmente spazi alle ripartenze dei veneti. Il Padova, con una media di due gol a partita, sfiora più volte il raddoppio, ma trova un super Bacchin a negare la gioia del gol a pochi minuti dal novantesimo. L’assalto finale dell’Alcione, però, lascia il fianco scoperto: in pieno recupero, Spagnoli inventa una verticalizzazione perfetta per Liguori, che rientra sul mancino e fulmina Bacchin sul primo palo, chiudendo i conti. Per l’Alcione si tratta della seconda sconfitta nel nuovo anno, con appena un gol segnato in tre partite disputate. Un ko amaro, ma che nulla toglie al coraggio mostrato contro un Padova che sembra inarrestabile.
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