MATTIA TODISCO
Sport

Alcione, il futuro è giovane. La nuova filosofia orange non teme il salto tra i Pro. E resta il maestro Cusatis

Il ds Mavilla: "Giusta riconoscenza verso chi ci ha portato a questo risultato"

La voglia è soprattutto quella di fare festa. Godersi un traguardo inseguito per tre anni e magari cominciare a riflettere su come poter rafforzare l’organico dell’Alcione, neopromosso in Serie C per quella che sarà la prima avventura tra i professionisti. "La base è quella di un lavoro di tre anni e di un allenatore che ha plasmato un gruppo portandoci a questo obiettivo - dice il direttore sportivo Matteo Mavilla -. Guardiamo alle persone prima che ai giocatori e questo ci ha dato la forza di superare i momenti negativi, perché ci sono stati anche quelli. Abbiamo ragazzi che hanno la motivazione giusta per giocare tra i professionisti. Non tutti potranno fare il salto, ma è giusto avere riconoscenza per quello che hanno fatto in questi anni. L’estate scorsa non è stata facile, ci avevano illuso che potessimo salire in C. Partire in ritiro il 15 luglio e dopo un mese fare la D non è stato facile. I ragazzi non hanno mollato un centimetro e questo risultato non era scontato. Valuteremo caso per caso, ma faremo una squadra medio-giovane e molti ragazzi potrebbero fare al caso nostro".

Tutto lascia pensare che a guidare la rosa possa essere ancora Giovanni Cusatis, attuale allenatore dell’Alcione. Perché lo dicono i presidenti, Marcello Montini e Giulio Gallazzi, a cui si accoda anche il direttore sportivo orange: "Ha fatto un lavoro straordinario. Siamo arrivati praticamente insieme tre anni fa, l’Alcione era un riferimento per i settori giovanili, ma non aveva blasone da prima squadra. Quanto accaduto è il frutto di tanto lavoro, certamente non è un risultato scontato". Qualche innesto ci sarà per forza di cose, forse anche dalle altre due società milanesi tra i professionisti. Con l’Inter c’è un rapporto consolidato dagli accordi per il rifacimento dell’Arena Civica, già casa di Inter Women e che l’Alcione spera di poter rendere il proprio fortino per la C. Ci sono stati anche dei discorsi preliminari riguardo ad alcuni giocatori oggi sotto la guida di Christian Chivu nell’Under 19 interista, ma finché il Primavera 1 è in corso difficilmente ci saranno accelerate. "I campionati devono ancora finire, l’Alcione può essere un’opportunità per le società che su Milano vogliono tenere dei ragazzi vicini e mandarli in un ambiente sano per crescere - afferma ancora Mavilla -. Giocare o non giocare uno se lo deve meritare, ma se viene qui lavora in un ambiente sano, senza pressioni se non quelle di voler fare bene. Si può crescere come persona e calciatore".

Da parte sua, Giovanni Cusatis non nega la gioia per il traguardo appena raggiunto da allenatore dell’Alcione. "C’è moltissima soddisfazione non solo per quest’anno, ma per il triennio - dice -. Abbiamo iniziato a lavorare parlando di cammino, poi di sogno e infine di obiettivo. È una cosa bellissima per questi calciatori a cui diamo la possibilità di andare tra i professionisti. Giocatori come Caremoli, Lanzi, Lombardo, ragazzi che sono stati portati dalla categoria Esordienti fino ai professionisti. C’è grande senso di appartenenza". Lo stesso Cusatis sembra il candidato ideale per prendersi una vetrina che si è guadagnato sul campo, con un gruppo che ormai conosce molto bene. "Il mio obiettivo era portare l’Alcione tra i professionisti. Ora stacco un po’, dopo aver mantenuto l’impegno assunto tre anni fa - afferma -. C’è grande alchimia e sintonia con la società, per cui sicuramente troveremo un accordo. Ora non voglio parlare di queste cose, voglio godermi la festa. Sono stati tre anni di grandi emozioni e soddisfazioni. Fare quel che abbiamo fatto in questo triennio, dando tutto, è stato veramente bello". Ancora meglio sarebbe poter proseguire laddove è stata giocata l’ultima gara del campionato di Serie D contro il Vado, all’Arena Brera. "È una bella struttura, ha storia e blasone - dice ancora Cusatis -. La società spera di farcela, ci penseranno i dirigenti".

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