I Foo Fighters cancellano il tour mondiale dopo la morte di Taylor Hawkins

Il 50enne batterista è morto il 25 marzo in un hotel di Bogotà, dove la rock band statunitense avrebbe dovuto essere protagonista di un festival musicale

Taylor Hawkins, il batterista dei Foo Fighters scomparso a 50 anni

Taylor Hawkins, il batterista dei Foo Fighters scomparso a 50 anni

New York - I Foo Fighters hanno cancellato il loro tour mondiale dopo la morte del loro batterista Taylor Hawkins, avvenuta il 25 marzo scorso. Salta anche l'unica data italiana della band, quella del 12 giugno prossimo all'i-Days' di Milano dove avrebbero dovuto suonare come headliners. Lo hanno annunciato gli stessi Foo Fighters sui social spiegando di confermare "con grande tristezza" la "cancellazione di tutte le prossime date del tour, dopo la sconcertante perdita del nostro fratello Taylor Hawkins.

"Siamo dispiaciuti e condividiamo la delusione per il fatto che non ci vedremo come previsto. Crediamo che questo tempo vada preso per piangere, per guarire, per stare vicino ai nostri cari e per apprezzare tutta la musica e i ricordi che abbiamo creato insieme. Con affetto, Foo Fighters", scrive la band.  Il 50enne batterista Hawkins è morto in un hotel della capitale colombiana Bogotà, dove la rock band statunitense avrebbe dovuto essere protagonista di un festival musicale. Hawkins si era unito ai Foo Fighters nel 1997 quando sono diventati una delle più grandi band del mondo.

Hanno vinto 12 Grammy Awards e sono stati nominati per altri tre alla cerimonia di quest'anno, dove avrebbero dovuto esibirsi domenica. Oltre alle sue doti di batterista, Hawkins aveva scritto diverse canzoni e a volte aveva anche cantato durante i concerti. Un rapporto tossicologico ha mostrato tracce di 10 sostanze nel suo corpo, inclusi oppioidi, marijuana e antidepressivi, secondo quanto hanno riferito le autorità colombiane, anche se la causa della sua morte resta sconosciuta e gli investigatori non hanno detto se il mix di droghe abbia in qualche modo contribuito.