
Un uomo dal destino segnato. È il protagonista di questo atto unico di Luigi Pirandello. Una condizione personale, fatale e inaspettata, lo spinge a riflettere sul mistero della vita tentando di penetrarne la sua essenza e il suo mistero.
Per chi, come lui, sa che la morte è vicina, tutti i particolari e le cose, insignificanti agli occhi degli altri, assumono un valore e una collocazione diversa. L’altro personaggio di questo perfetto e famosissimo dramma borghese di Pirandello è un avventore di un caffè in una ipotetica stazione ferroviaria, dove si svolge tutta la scena.
"Il teatro ha ancora la possibilità di custodire un mistero – spiega il regista Antonio Syxty –. Nella nostra epoca dove tutti chiediamo una spiegazione a tutto cercando disperatamente una conferma nel mondo mediatico, tecnologico e multi-tasking, il teatro ha ancora il pregio di fermare il tempo. Ciò accade anche nella nostra vita quando un evento drammatico crea una sorta di black-out nel lento scorrere degli avvenimenti costringendoci a riconsiderare con occhi e sentimenti diversi gli accadimenti della vita stessa. Per citare Arturo Schwarz che parla di Magritte, possiamo affermare che “Senza mistero, nulla davvero esiste. Il mistero è ciò che deve esistere affinché la realtà sia possibile“".
Teatro Litta. Da martedì a sabato alle 20.30 – domenica alle 16.30 intero 25 euro – convenzioni 20 euro, ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20, Under 30 e Over 65 prezzo 15 euro, scuole di teatro e Università 15, ridotto DVA 12 euro, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10 euro, prevendita 1,80 euro.