
Angelica Gori, 24 anni, in arte Chiamamifaro, nel cv anche il diploma al Cpm
Un tour instore appena concluso, l’ep “Lost & found” appena uscito e un’esperienza dirompente, quella all’interno del talent show “Amici” appena conclusa. Chiamamifaro, all’anagrafe Angelica Gori, ha un passato recentissimo fatto di “appena” e un futuro tutto da scrivere, da cantare e da suonare. Il cognome, inutile negarlo, riporta a quello di una famiglia molto nota. La sua, quella in cui il padre è Giorgio Gori e la madre è Cristina Parodi. Ma Angelica, 24 anni fra un mese e mezzo, diplomata al Cpm di Milano un paio di giorni prima dell’ingresso nel programma di Maria De Filippi e musicista e cantautrice da diversi anni, si sta costruendo la propria carriera con il supporto della famiglia e non con la sua spinta. Lo testimonia, fra le altre, la decisione di assumere un nome d’arte così lontano dalla sua Bergamo.
Angelica, che esperienza è stata quella di “Amici”?
"È una scuola di musica a tutti gli effetti, ho studiato tanto e mi porto a casa molto da questo percorso. Ci sono professionisti di altissimo livello. Amici però ti obbliga anche a lavorare sui tuoi limiti. Io sono una persona timida, riservata, ho fatto fatica ad esternare quello che sentivo anche durante il programma. Sono gelosa del mio mondo interiore, però ho capito che per fare arrivare la musica al pubblico bisogna essere trasparenti e mettere un po’ da parte certe riserve".
Lei è arrivata al talent dopo aver già realizzato dischi, molti singoli ed essere stata in tour. A cosa serve un programma del genere a chi ha già una carriera avviata?
"A volte può essere pericoloso partecipare a un talent come primo passo. È fondamentale capirsi un po’ da soli e solo dopo, magari, approdare a palchi così importanti. Non cambierei mai tutta la gavetta che mi sono fatta negli ultimi cinque anni anni. ‘Amici’ è arrivato nel momento giusto per me, visto che avevo già alcune mie certezze. Mi ha dato un punto di vista diverso da quello che conoscevo: venivo dai live, il mondo della tv ha le sue regole che non conoscevo e questo mi è servito".
C’è qualcuno con cui le piacerebbe collaborare?
"Fra i miei compagni ad “Amici“ ci sono tante penne che mi piacciono. Forse con TrigNO avrei più affinità. Il progetto di Senza Cri mi piace molto, ma è lontano dal mio stile. All’esterno invece mi piacerebbe molto lavorare con Fulminacci: il suo è un percorso molto interessante".
Parteciperebbe al Festival di Sanremo?
"Mi piacerebbe, piacerebbe a tutti. Anche a chi non lo dice, forse...".
Cosa augurerebbe a Chiamamifaro?
"Di continuare a divertirsi. La musica è un lavoro, ma deve essere prima di tutto un piacere".