
Monica Trinca Colonel 26 anni di Grosotto con la maglia della sua squadra Liv Alula Jayco
Grosotto (Sondrio) – Monica Trinca Colonel è ora una splendida realtà del ciclismo su strada italiano. Il nome nuovo del mondo delle due ruote azzurro. La 26enne valtellinese, nata e cresciuta a Grosotto, sta disputando un’ottima stagione, la sua prima con una squadra World Team, ed è prontissima a stupire tutti al Giro d’Italia Women e al Tour de France e a dimostrare che, a volte, si può sfondare ai massimi livelli cominciando a “fare sul serio” solo a 23/24 anni.
Eh sì, perché la storia di Monica è particolare. Lei comincia ad andare in bici da piccolissima, va avanti fino alle scuole medie e poi smette, studia (ottica) e trova lavoro a Livigno. Poi il fidanzato la convince a fare un test alla Mapei, i valori sono da Pro e quindi Monica sterza, lascia pian piano il lavoro e sale sulla bici per "provarci e non avere rimorsi". La sua prima stagione la pone all’attenzione di molte squadre del World Tour e quest’anno è una delle stelle della Liv Alula Jayco.
"L’anno scorso l’ho iniziato tra tanti “dubbi” ma tutto è filato liscio e l’ho concluso in crescendo – dice Monica, appena rientrata da una Vuelta corsa da protagonista e terminata al 7° posto (miglior italiana) –. Il primo anno mi è servito per fare esperienza, per capire tante cose, per rendermi conto di poter far parte di questo mondo". Questa è la sua storia particolare… ora ne inizia un’altra. "La stagione è cominciata molto bene, ho gareggiato alla Vuelta e, sebbene non fossi partita per fare classifica, sono riuscita a entrare nella top 10… malgrado un giorno difficilissimo".
Monica rispetto all’anno scorso è cresciuta esponenzialmente. "Rispetto all’anno scorso sono migliorata in tutti gli aspetti, credo però che sono cresciuta tantissimo nella gestione delle gare, nel capire come interpretarle e come “stare” in gruppo. Il passaggio alla Liv Alula Jayco la proietta in un’altra dimensione. "Mi trovo molto bene, con le compagne e con tutti i componenti del team, siamo una bella famiglia. Mi trovo bene nelle gare a tappe ma mi piacciono anche le gare di un giorno, quest’anno ho gareggiato alla Liegi Bastogne Liegi (ottava e migliore delle italiane) ed è stato fantastico, una gara con molto fascino, anche se la mia preferita, da sempre, è la Strade Bianche (11esima e miglior italiana). Il mio calendario ora prevede il Tour de Suisse, Giro d’Italia e Tour de France. L’obiettivo? Far bene in tutte le corse ma al Giro parto per fare classifica e questo è l’obiettivo primario".
E c’è una tappa con arrivo ad Aprica (la Clusone – Aprica di lunedì 7 luglio). "Speravo ci fosse il Mortirolo (lei che è una passista – scalatrice) ma sarà per un’altra volta (l’ascesa del Mortirolo è veramente a pochissimi chilometri da Grosotto)". Un salto a Bormio dove arriva una tappa del Giro è d’obbligo. "In quei giorni sarò a Livigno per allenarmi in vista dei prossimi impegni, ma a Bormio ci sarò, farò un salto perché l’atmosfera quando passa il Giro è sempre bellissima. Sarà una bella tappa, passerà vicino a casa mia, in Valtellina c’è tanta passione per il ciclismo".