Sondrio, l’agricoltura sfida l’emergenza: "Ci sono le risorse per ripartire"

Coldiretti: tante incognite, ma anche la convinzione di essere protagonisti grazie ai 6 miliardi a disposizione

Silvia Marchesini, presidente Coldiretti Sondrio

Silvia Marchesini, presidente Coldiretti Sondrio

Sondrio - Il settore dell’agricoltura può essere uno dei motori della ripartenza. "La speranza comune è che il 2022 sia veramente l’anno della ripartenza – dice Silvia Marchesini, presidente della Coldiretti Sondrio –. Vorrei poter dire che ci lasciamo alle spalle l’anno del Covid, invece l’emergenza è ancora presente e condiziona ogni scenario. Il 2022, quindi, parte con numerose incognite e una profonda incertezza anche per quanto riguarda il comparto agricolo e agroalimentare, anche alla luce delle incognite sulle nuove varianti". Si guarda intanto alla manovra economica e agli interventi di rilancio per il settore agricolo. "Sono state accolte le nostre richieste per importanti misure fiscali per le imprese e gli allevamenti ma anche finanziamenti per i danni provocati dal clima, il bonus verde, sostegni alle filiere agroalimentari, al grano e alla pesca, ai giovani e all’imprenditoria femminile". Marchesini evidenzia come l’attuale manovra sia "espansiva anche per l’agricoltura per la quale vengono stanziati complessivamente 450 milioni, il 58% in più di quella precedente. Il Pnrr è fondamentale per affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale e noi siamo pronti per rendere l’agricoltura protagonista utilizzando al meglio gli oltre 6 miliardi di euro a disposizione".

"Per questo abbiamo elaborato e proposto progetti concreti nel Pnrr per favorire l’autosufficienza alimentare e una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale. Puntiamo sui contratti di filiera per rafforzare i rapporti tra agricoltori e trasformatori per il vero made in Italy con un budget da 1,2 miliardi. È altresì importante sostenere lo sviluppo delle foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, gli invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, la chimica verde e le energie rinnovabili utilizzando tutte le risorse a disposizione per i pannelli fotovoltaici da mettere sui tetti con consumo di suolo zero. Sulla logistica serve agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo".